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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 18:31.

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ABU DHABI – Nel film inglese del 1949 “Il Terzo Uomo”, il personaggio Harry Lime osserva che, durante la dominazione della famiglia Borgia nell’Italia del Rinascimento, il paese “ha avuto guerre, terrore, omicidi e spargimenti di sangue. Ma ha espresso Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento”. Al contrario, sostiene, in Svizzera, i cinquecento anni di democrazia e pace hanno prodotto poco più che l’orologio a cucù.

Sebbene l’affermazione implicita che l’innovazione e la creatività nascano solo da situazioni di conflitto sia esagerata all’estremo opposto - in effetti, la Svizzera è uno dei leader mondiali nel campo dell’innovazione - Lime tocca un punto cruciale. Anche se la pace, l’ordine e la stabilità politica sono largamente percepite come condizioni essenziali per l’invenzione, l’imprenditorialità e lo sviluppo economico, ci sono state numerose eccezioni a questa regola - soprattutto quando si tratta di creatività e innovazione.

Gli Stati Uniti si classificano stabilmente tra i primi dieci paesi per il grado d’innovazione, anche in base al. Ma, in base al , si sono classificati all’ottantottesimo posto su 153 paesi. Allo stesso modo, il Regno Unito e l’Olanda si sono classificati, rispettivamente, al quinto e sesto posto relativamente all’Indice di Innovazione, ma solo al ventottesimo e ventinovesimo posto per quanto riguarda l’Indice di Pace. Al contrario, il Bhutan è tra le prime 20 nazioni più tranquille, ma non appare nemmeno nelle classifiche che riguardano l’innovazione.

Naturalmente, la criminalità, il terrorismo, i conflitti e l’instabilità politica, quando sono gravi al punto da provocare il totale collasso della legge e dell’ordine, ostacolano in modo significativo la creatività e l’innovazione. Ma alcuni paesi mostrano una forte resistenza di fronte alla violenza dilagante e alla precarietà.

Ad esempio, nonostante la diffusa e violenta criminalità, il Messico ed il Sud Africa presentano alti livelli di innovazione (in termini di deposito di brevetti e di registrazione di marchi). Quando si prendono in considerazione gli indicatori relativi al terrorismo, il Libano, la Turchia, la Giordania ed Israele emergono come innovatori resilienti. Proprio come la pace e la stabilità non sempre conducono alla creatività e all’innovazione, i conflitti e le condizioni di incertezza non necessariamente le scoraggiano.

Anche se la pace, la stabilità politica, e l’ordine civile sono fattori importanti da considerare quando si seleziona una localizzazione per una produzione su larga scala all’estero, o per operazioni nel settore dei servizi, questi requisiti sono di gran lunga meno importanti quando si tratta di far emergere la creatività e fare i relativi investimenti. In particolare, le industrie creative, come quelle di animazione, arte, design, e software - che si basano per lo più sulle competenze ed il talento individuali - tendono ad essere più resistenti ai conflitti di altre.

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