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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2014 alle ore 19:42.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2014 alle ore 22:30.

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(Afp)(Afp)

«Vinciamo noi, perdono loro... Guardate che piazza: la cifra sono loro...» E poi ancora: «Noi non vinciamo, noi stravinciamo». Beppe Grillo chiude la campagna elettorale del M5s a Roma in una piazza San Giovanni gremita. Prima blandisce: «Vinceremo noi, ma non faremo vendette». Poi attacca: «Mi hanno dato la targa del delinquente ma io sono una persona per bene. Non avrò mai alcuna carica istituzionale, non farò il ministro. Io quel che dico lo mantengo». Sull'euro ammette: «Nel M5s abbiamo idee diverse. Io sono per uscire, Casaleggio per restare». E sul debito minaccia: «Noi questo debito non lo paghiamo perché è immorale, o lo spalmiamo con gli eurobond o non lo paghiamo più». Quanto al voto del 25 maggio «è tutto politico» perché si tratta di scegliere tra un mondo diverso da un altro. O noi o loro».

Su euro io per uscita, mentre Casaleggio vuole restare
Grillo ammette di non condividere con Casaleggio la posizione sulla moneta comune: «Sull'euro la mia opinione è diversa da Casaleggio: lui vuole rimanere, io no. Decideranno gli iscritti. Decideranno gli italiani dopo che saranno stati informati», dice intervistato da SkyTg24, in una pausa del comizio a San Giovanni.

In Europa per dire che non paghiamo debito immorale
Nel programma di Grillo c'è di andare a Bruxelles per ricontrattare il pagamento del debito pubblico. «Come hanno fatto tanti altri Paesi dal dopoguerra in poi andremo a Bruxelles per dire che noi questo debito non lo paghiamo perché è immorale», dice. E aggiunge: «Noi siamo già falliti nel 2011 ma non potevamo perché metà del debito era nelle banche tedesche. Ma ora che hanno ancora il 30% del nostro debito possiamo trattare: o lo spalmiamo con gli eurobond o non lo paghiamo più».

Renzi a Piazza del Popolo senza popolo, mi fa pena
Poi il leader M5s sferra un nuovo attacco al premier Matteo Renzi: «Adesso vogliono modificare il calcolo del Pil, perché nonostante gli sforzi dell'ebetino, il Pil cala. Mi fa pena, non ne azzecca una. Era a piazza del Popolo senza popolo. Gridava, lui, il moderato, con le vene al collo e tutto rosso»

Ci offendono perché hanno paura di noi
Nel mirino di Grillo finisce anche il candidato del Pse alla guida della commissione europea, il tedesco Martin Schulz. «Arriva Schulz e offende un Movimento di 10 milioni di italiani... ma come fai a venire in un Paese straniero e fare così? Perchè lo fanno? Perchè hanno paura, perchè siamo gli unici ad avere un programma - prosegue Grillo - un programma scarno, in sette punti, ma ce l'abbiamo».

Berlusconi parla come Riina, noi stravinciamo
Bordate anche al leader di Forza Italia: «Berlusconi dice che se vince l'M5S ci saranno disordini inquietanti: queste frasi così le diceva solo Totò Riina». Poi assicura: « Ve lo dico subito. Noi non vinciamo, noi stravinciamo».

Anche il Papa si è iscritto al blog
Grillo non dimentica di rivendicare il volto non violento del M5s, scomodando papa Francesco. «Noi siamo i francescani d'Europa. Siamo nati il 4 ottobre, anche papa Francesco è venuto dopo di noi», afferma dal palco di piazza San Giovanni a Roma. E aggiunge: «So che anche il Papa si è iscritto al blog», aggiunge sorridendo.

Folla urla "Berlinguer, Berlinguer" su invito di Casaleggio
Sul palco per la chiusura della campagna elettorale sale anche Gianroberto Casaleggio, cofondatore del M5s, che ribadisce l'elogio di Grillo a Berlinguer «persona onesta».Poi chiede a tutta piazza (che lo fa) di gridare suo nome: «Quando il cosiddetto premier ha detto a Grillo di sciacquarsi la bocca - attacca Casaleggio - non sapeva cosa stesse dicendo, urlate il nome di Berlinguer in modo che lo sentano fino a Palazzo Chigi». E ancora: «Berlinguer in una famosa intervista lanciò la questione morale, ma il Pd di oggi ha nel suo dna solo la questione immorale». Quanto all'esito del voto ammette: «Se non ce la facciamo questa volta rischiamo di non farcela per decenni».

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