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Questo articolo è stato pubblicato il 13 maggio 2014 alle ore 09:31.
L'ultima modifica è del 13 maggio 2014 alle ore 11:24.

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Matteo Renzi (Ansa)Matteo Renzi (Ansa)

Un servizio civile universale per 100mila giovani all'anno nel primo triennio, della durata di 8 mesi prorogabili di 4, al quale possono partecipare anche gli stranieri. Il premier Matteo Renzi ha presentato via Twitter la proposta del governo per la riforma del Terzo settore. E ha aperto, da oggi al 13 giugno, una consultazione tra i cittadini sulle linee guida da lui definite. Le indicazioni dovranno per venire alla casella di posta elettronica: terzosettorelavoltabuona@lavoro.gov.it. La sintesi della discussione porterà a un ddl delega che sarà in Cdm il 27 giugno. Un mese fa a Lucca il capo del governo aveva annunciato questa riforma.

La visita a Milano dopo l'inchiesta su Expo 2015
Ancora una consultazione dunque, dopo quella per la riforma della Pubblica amministrazione. Renzi è a Milano, dopo l'inchiesta che ha travolto la società di gestione di Expo 2015.

Gli obiettivi della riforma: valorizzare potenziale crescita economia sociale
Dalle linee guida delineate nel documento pubblicato da Renzi su Twitter (leggi le linee guida) , emerge che il modello è quello di « costruire un nuovo Welfare partecipativo, fondato su una governance sociale allargata alla partecipazione dei singoli, dei corpi intermedi e del terzo settore aal processo decisionale e attuativo delle politiche sociali». Un altro obiettivo è quello di «valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione insito nell'economia sociale e nelle attività svolte dal terzo settore».

Potenziare il 5 per mille
Renzi propone di «dare stabilità e ampliare le forme di sostegno economico, pubblico e privato, degli enti del Terzo settore», attraverso «il riordino e l'armonizzazione delle diverse forme di fiscalità di vantaggio per gli enti del terzo settore» e il «potenziamento del 5 per mille».

La proposta di un servizio civile nazionale universale
Secondo il capo del Governo, è necessario definire in modo compiuto e riconoscere i soggetti privati sotto il profilo della veste giuridica, ma pubblici per le finalità di utilità e promozione sociale che perseguono. Occorre ancora «delimitare in modo più chiaro l'identità, non solo giuridica, del terzo settore, specificando meglio i confini tra volontariato e cooperazione sociale, tra associazionismo di promozione sociale e impresa sociale, meglio inquadrando la miriade di soggetti assai diversi fra loro che nel loro insieme rappresentano il prodotto della libera iniziativa dei cittadini associati per perseguire il bene comune». E ancora bisogna valorizzare il principio di sussidiarietà verticale e orizzontale, «assicurare una leva di giovani per la "Difesa della Patria" accanto al servizio militare (nel documento Renzi propone un "servizio civile nazionale universale")». Un'opportunità «per 100mila giovani all'anno nel primo triennio, della durata di 8 mesi prorogabili di 4, al quale possono partecipare anche gli stranieri».

Proposte fino al 13 giugno
«Su tutte queste proposte - si legge ancora nel documento - ci piacerebbe conoscere le opinioni di chi con altruismo opera tutti giorni nel Terzo settore, così come di tutti gli stakeholder e i cittadini sostenitori o utenti finali degli enti del no-profit». La consultazione «sarà aperta dal 13 maggio al 13 giugno. Nelle due settimane successive il Governo predisporrà il disegno di legge delega che sarà approvato dal Consiglio dei Ministri il giorno 27 giugno 2014».

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