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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2012 alle ore 06:42.

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Beppe Grillo (Ansa)Beppe Grillo (Ansa)

La gaffe di Beppe Grillo sulla mafia arriva domenica sera in una piazza di Palermo, dove il comico-blogger tiene un comizio per sostenere la candidatura del rappresentante del Movimento 5 stelle Riccardo Nuti a sindaco delle città. Eccola: «Un quarto del nostro stipendio va a pagare un debito che aumenta sempre. Un Governo di transizione doveva diminuire il debito, fermarlo. La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente, la mafia prende il pizzo al 10%. Qui siamo nella mafia che ha preso un'altra dimensione, strangola la propria vittima». Insomma, politici peggio dei mafiosi, che almeno non strangolano le proprie vittime. Ovviamente Grillo è travolto dalle polemiche. A cominciare dai parenti delle vittime della mafia. Lui prova a difendersi: «Mafioso mi mancava. Avanti, sparate le ultime cartucce». E ancora, provando a spiegare il senso delle sue parole palermitane: «La mafia ha tutto l'interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se necessario per ribadire il suo dominio nel territorio».

Una precisazione che quasi peggiora la gaffe, a ben vedere. Se anche il siciliano Fiorello, da comico a comico, nel corso della sua rassegna stampa postata su You Tube non gliele manda a dire. E senza nessuna voglia di scherzare. «Grillo non sa niente di mafia, ha detto una grande cazzata. Che si vada a vedere un po' tutti i pilastri delle autostrade in Sicilia... Grillo te posso di' 'na cosa? Ma vattela a piglià 'nder pizzo». Ieri a Palermo, per la campagna elettorale in favore del candidato sindaco del centro-sinistra Fabrizio Ferrandelli, c'era anche Pier Luigi Bersani. Il segretario del Pd commenta l'ultima grillata mentre si trova nel centro Padre Nostro del quartiere Brancaccio, fondato da Don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia nel '93. «Sono rimasto scosso e allibito dalle parole di Grillo, gli avevo già sentito sdoganare gli evasori fiscali criticando la Guardia di finanza perché fa i blitz. Ma si fa davvero fatica a spiegarle ai familiari delle vittime, ai tanti uomini e donne nostri che sono sotto la minaccia costante della criminalità mafiosa». Lapidario il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini: «Per me Grillo può dire quello che vuole». (Em. Pa.)

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