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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2013 alle ore 16:33.

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Il rapporto Nielsen sulla diffusione dei device mobilli nei dieci Paesi presi in esame (tra i quali l'Italia, con un campione di 1632 utenti) disegna un mondo in cui i device stanno ridisegnando le nostre abitudini e, se fino a qui non c'è nulla di nuovo, qualche curiosità emerge nel fare scorrere i dati che il report propone. Escludiamo subito le due eccezioni, una agli antipodi dell'altra, ovvero Cina e India. Nel continente rosso due utenti su tre possiedono uno smartphone mentre gli indiani, in 8 casi su 10, preferiscono i feature phone (telefoni privi di sistemi operativi evoluti).

Gli italiani sopra i 16 anni che utilizzano un telefono cellulare sono il 97%, tanti quanti gli inglesi ma in ogni caso di più degli americani (94%), dei cinesi (89%), dei brasiliani (84%) e degli indiani (81%). Penetrazione che raggiunge il 99% nel caso della Corea del Sud e il 98% in Russia e, dati alla mano, appare chiaro quanto possano fare gola Cina, Brasile e India a produttori e carrier telefonici. Il 62% degli italiani possiede uno smartphone contro, udite udite, il 53% degli americani. Differenza che diventa ancora più netta se si considera il numero di coloro che possiedono più di un dispositivo mobile, dato che in Italia si assesta al 35% e che negli USA è del 17%, ovvero meno della metà. Il doppio device piace molto a russi (58%) e brasiliani (48%) e non viene disdegnato neppure dai cinesi (36%). Gli smartphone sono prerogativa degli uomini ovunque tranne in Australia mentre, in generale, il gentil sesso preferisce i cellulari tradizionali e, nel panorama delle eccezioni alla voce "fascia di età", appare anche lo Stivale: se in generale l'utente tipo di smartphone è uomo e giovanissimo, in Italia sono più diffusi nella categoria 35-64 anni d'età.

L'uso degli smartphone rivela qualche dato in più: ci difendiamo bene quando si tratta di inviare o ricevere SMS (con l'89% siamo comunque tra i meno attivi ma non distantissimi dagli altri Paesi) e ci facciamo distaccare in modo più marcato quando si parla di email, uso che ne fa solo il 51% dei possessori di smartphone. Diventiamo ancora meno attivi quando si parla invece di streaming musicale (26%) e di contenuti video (con il 17% siamo davanti solo a India e Turchia), Paesi che ritroviamo alle nostre spalle anche nella graduatoria del mobile shopping laddove, con il 15%, ci poniamo subito dietro al Brasile con il 17%.

Il rapporto qualità / prezzo è la discriminante (nel 28% dei casi) con cui scegliamo gli smartphone, integrando tale parametro al piano tariffario: il 57% degli italiani che possiede uno smartphone ha un piano tariffario e spende, in media, 22 euro al mese. Solo due euro in più di chi possiede un telefono tradizionale.

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