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Questo articolo è stato pubblicato il 25 marzo 2013 alle ore 15:31.
Ward Cunningham resta un nome ricordato da una nicchia di appassionati, ma per molti utenti di internet la sua invenzione è familiare: ha progettato il software wiki arrivato per la prima volta sul web 18 anni fa. È un'intuizione alle radici dell'enciclopedia Wikipedia e di strumenti diffusi in aziende e pubbliche amministrazioni sotto l'etichetta di enterprise 2.0. Ha percorso una lenta evoluzione.
Le origini dei wiki
Cunningham è uno sviluppatore software e voleva costruire uno spazio per semplificare gli interventi degli utenti: avrebbero potuto aggiungere idee nella medesima pagina e in tempo reale. Come un'opera scritta a più mani. Era il 1995 e le principali piazze pubbliche di conversazione erano soprattutto i forum che permettevano agli iscritti di iniziare discussioni. Cunningham si ispira alla navetta in servizio presso l'aeroporto di Honolulu, la capitale delle isole Hawaii: era chiamata Wiki Wiki Shuttle. In lingua hawaiiana wiki significa veloce. E quando vara su internet la prima pagina elaborata con un software wiki sceglie il nome WikiWikiWeb.
Enterprise 2.0
L'idea impiega tempo per diffondersi, ma fa breccia. E nel 2001 Cunningham scrive un libro, The Wiki Way, per spiegare la sua visione. Non passa inosservato. I wiki conquistano consensi nelle imprese come luogo di condivisione della conoscenza. E diventano uno strumento di produttività nella cassetta degli attrezzi dell'enterprise 2.0 che consente di ampliare i confini anche oltre le pareti degli uffici e di accelerare la produzione di documenti.
Dentro Wikipedia
Anche quando Jimmy Wales e Larry Sanger decidono di avviare un'enciclopedia sperimentale online puntano sui wiki: vogliono facilitare gli interventi degli utenti per comporre i testi nelle pagine. All'inizio l'opera collettiva si chiama Nupedia ed è gestita da una comunità di esperti. In seguito aprono un'altra versione che abilita chiunque alla collaborazione in tempo reale e non ha pubblicità. Era nata Wikipedia. Entra stabilmente nella classifica dei primi dieci spazi web più visitati al mondo. In italiano ha 1,01 milioni di articoli, con un aumento del 13% rispetto a un anno fa. E anche altre enciclopedie varano luoghi di conversazione con le community.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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