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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2012 alle ore 06:36.

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ROMA
C'è anche una norma che riguarda il personale della Agenzie fiscali e dell'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato nella bozza del decreto fiscale che è stata esaminata ieri in pre-Consiglio.
Per gli oltre 53mila addetti di queste amministrazioni si propone la costituzione di un comparto di contrattazione a sè stante. Nella prospettiva dell'attuazione della riforma Brunetta (legge 15/2009 e decreto legislativo 150/2009), che prevede la razionalizzazione dei comparti in cui è attualmente frammentata la Pa da 19 a 4, per le agenzie fiscali viene in pratica «prenotata» la costituzione di un quinto comparto ad hoc. Di più. Si prevede anche la costituzione di una categoria di quadri, cui affidare funzioni di direzione di strutture di livello non dirigenziale, in pratica un livello di «funzionari speciali» cui si potrà accedere dopo cinque anni di esperienza professionale cumulata nella stessa area. Sarà la contrattazione di comparto a disciplinare l'accesso a questa categoria sulla base, tra l'altro, dei risultati conseguiti dai singoli e il volume delle prestazioni di lavoro rese. Per spesare i maggiori oneri determinati dalla nascita dei nuovi «quadri» delle Agenzie fiscali la norma – contenuta nell'articolo 14 delle bozze del decreto in circolazione – prevede la riduzione dei dirigenti dell'agenzia delle Entrate fino a raggiungere il rapporto di uno ogni 40 addetti. E ancora. In vista della trasformazione in Agenzia fiscale dei monopoli dello Stato, il direttore generale viene autorizzato a modificare l'assetto degli uffici centrali e a nominare sette nuovi direttori generali.
Nel corso della riunione di ieri del pre-Consiglio dei ministri i rappresentanti della Funzione pubblica hanno manifestato forti perplessità per una misura che, in prima lettura, sembra andare in netta controtendenza rispetto al disegno complessivo previsto dalla riforma. A parte la singolarità di una «riserva di comparto» per le Agenzie fiscali, da cui nel 2008 è definitivamente uscito il personale dell'agenzia del Demanio, se questa misura venisse confermata, è stato fatto notare, si creerebbe una speciale categoria di quadri che altrove non esiste, e per di più in un contesto di blocco non solo dei contratti ma anche di tutte le forme di avanzamento di carriera che vale per tutta la Pa sino alla fine del 2014. Si vedrà nel Consiglio di venerdì se la norma verrà confermata.
Secondo lo schema di razionalizzazione dei comparti proposto da Funzione pubblica in sede Aran, il passaggio da 19 a quattro servirebbe per raggruppare da un lato il settore statale (in due grandi comparti con scuola, accademie, area ricerca e tecnologia da una parte e ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici e università dall'altra) e dall'altro lato le Regioni, che comprendono anche il settore sanità, e gli enti territoriali. Il dossier, vale ricordarlo, è aperto da circa due anni e non fa progressi, tanto è vero che per le organizzazioni sindacali ormai è già partita la campagna per il rinnovo delle rappresentanze (Rsu) che erano rimaste sospese in attesa di un accordo mai arrivato.
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