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2/4 Berlino insolvente / 1932: arriva il default, poi Hitler si…

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    Travolta dal crollo di Wall Street e dalla crisi finanziaria mondiale, la fragile Germania di Weimar si ritrova nel 1932 con un Pil precipitato del 24% rispetto al 1928, una produzione industriale dimezzata e una disoccupazione esplosa a +470%. E' in questo drammatico scenario che alla Conferenza di Losanna, conclusasi il 9 luglio del 1932, le potenze europee vincitrici della Grande Guerra (Francia, Gran Bretagna e Italia) di fatto decidono l'annullamento quasi totale del debito di guerra tedesco.

    Per Berlino è il default. Ma l'aiuto dei creditori arriva troppo tardi: tre settimane dopo la cancellazione delle “riparazioni”, il partito nazista trionfa comunque alle elezioni del 31 luglio 1932 superando il 37% dei voti. E quando Hitler arriva al potere, nel gennaio successivo, le parole “debito di guerra” vengono prontamente cancellate dal vocabolario. I marchi risparmiati vengono utilizzati per far ripartire l'industria costruendo i panzer che conquisteranno l'Europa qualche anno dopo. Conosciamo l'epilogo della storia, con la Germania ridotta a un cumulo di macerie fumanti dopo la seconda, catastrofica sconfitta. Dalla quale arriverà il secondo, colossale default. Nel 1953.

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