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Cameron conquista la maggioranza assoluta. Miliband si dimette

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boom dei nazionalisti scozzesi

Cameron conquista la maggioranza assoluta. Miliband si dimette

Londra – David Cameron ha la maggioranza assoluta dei seggi alla Camera dei Comuni. Con un ulteriore sorprendente accelerazione - smentendo i sondaggi della vigilia e gli exit polls della notte - il partito conservatore conquista 331 seggi su 650, una maggioranza di seggi importante alla Camera dei Comuni.

Lo scrutinio dei seggi si è completato nel pomeriggio di venerdì, con i Tory che hanno conquistato anche l'ultimo collegio assegnato. I Laburisti si fermano invece a 232, quasi 100 seggi sotto, molto meno di quanto i sondaggi prevedessero. Tanto basta al premier Cameron per guidare il Paese in solitario. È già dalla regina ad annunciare la sua volontà di proseguire nel mandato di governo.

La vittoria del premier conservatore coincide con un terremoto nella vita politica del Regno. Ed Miliband leader del Labour ha formalizzato dimissioni sussurrate fin dall'alba dopo che il suo partito s'è fermato a 230, decine di seggi meno dei 258 conquistati nel 2010. Ha dato le dimissioni anche il vice premier uscente Nick Clegg leader uscente di un partito, quello LibDem decapitato con tutta la prima linea – eccetto il solo Clegg – bocciata dagli elettori. La ex terza forza dei Comuni non andrà oltre gli otto deputati, cinquanta in meno di quelli che avevano vinto nel 2010. Addio anche a Nigel Farage leader dell'Ukip che nonostante l'ottima performance del suo partito aveva promesso di abbandonarne la guida del partito eurofobo in caso di mancato successo personale. Nel suo collegio è stato eletto un deputato Tory.

I mercati hanno accolto l'esito con soddisfazione, la sterlina si è impennata verso i massimi delle ultime settimane contro dollaro ed euro, il Ftse è schizzato dell'1,7%, ulteriore conferma che il mondo del business temeva la vittoria dei laburisti.

Il senso globale del voto è chiaro. Londra ha scelto la continuità ma, al tempo stesso, ha ampliato e mutato la propria offerta politica. La conferma arriva dal voto scozzese. Il trionfo dei nazionalisti è straordinario con 56 deputati sui 59 in lizza oltre il Vallo, dieci volte più di quelli che aveva vinto cinque anni fa. E anche l'Ukip di Nigel Farage marcia nel Paese con più vigore del previsto: il sistema elettorale non gli consentirà di aver più di un deputato, ma se si legge l'esito in chiave proporzionale gli eurofobi britannici sono la terza forza con 3,5-4 milioni di elettori. Ed è proprio un sistema elettorale ormai incapace di rappresentare la realtà della politica britannica ad essere nel mirino. I dati scozzesi ne esemplificano l'immagine: Snp dovrebbe garantirsi 56 deputati con 1,5 milioni di voti su base nazionale, l'Ukip un paio, con 3,5 milioni tutti o quasi inglesi. Sono gli ingredienti per una crescente tensione fra le nazioni del Regno di Elisabetta.

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