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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2012 alle ore 17:32.

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L'arrivo di Mario Monti per l'apertura G8 a Camp David (LaPresse)L'arrivo di Mario Monti per l'apertura G8 a Camp David (LaPresse)

Il G8 che prenderà il via questa sera a Camp David «viene in un momento in cui la situazione finanziaria ed economica mondiale ed europea è molto complicata. Lo sappiamo tutti: dalla Grecia e per le implicazioni più vaste, quindi è un'occasione doppiamente importante». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti lasciando l'hotel in cui alloggia a Washington per andare a registrare un'intervista alla Cnn.

Un'Italia con le carte in regola
«A Camp David rappresento un'Italia con le carte in regola», ha aggiunto Monti, che questa sera aprirà i lavori con un'introduzione sullo stato dell'economia. Il premier ha poi aggiunto: «Guardo con attenzione alla Grecia e alle implicazioni più vaste della crisi di Atene».

I lavori per il G8
Si aprono domani a Camp David (in Maryland), nella residenza del presidente degli Stati Uniti, i lavori della I Sessione del G8 su «Economic and Global Issues» (temi economici globali). Ad introdurli sarà proprio il presidente del Consiglio italiano Mario Monti, già atterrato a Washington questa mattina.

Chi partecipa al Summit
Al summit parteciperanno le 8 grandi nazioni del pianeta: Usa, Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Canada, Giappone e Russia. Presente anche l'Unione Europea, rappresentata dal presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy e dal leader della Commissione Jose Manuel Barroso. E, come tradizione suggerisce, non mancheranno alcuni leader africani invitati dal presidente Obama per discutere di sicurezza alimentare.

Un test per l'Eurozona
Stasera, come da programma, i leader mondiali parteciperanno alla cerimonia di benvenuto, in programma alle 19,30 (l'1,30 di sabato mattina in Italia) e a seguire vi sarà la cena di lavoro. L'agenda configura il vertice come un test per l'Eurozona: al centro dei colloqui la crisi del debito eruopeo, il memorandum sulla Grecia, le misure di austerity, gli investimenti per la crescita, Afghanistan e primavera araba, sviluppo sostenibile, democrazia e stabilità internazionale.

Occhi puntati su Hollande
Per il primo inquilino della Casa Bianca, nell'anno delle presidenziali, il G8 si trasforma in opportunità di lancio volta a ridefinire la propria leadership agli americani. I fari, tuttavia, saranno puntati sul neo eletto all'Eliseo Francois Hollande. Ai partner europei il socialista ha chiesto un bilanciamento tra misure di rigore e di sviluppo.

Le aperture della Merkel
Nel suo incontro con Angela Merkel, a poche ore dall'insediamento come presidente della Repubblica di Francia, ha proposto l'adozione di eurobond e programmi d'investimento per il rilancio degli Stati membri. Il cancelliere, reduce dalla bruciante sconfitta in Westfalia, ha dal canto suo mostrato una timida apertura: «Ci sono punti in comune e divergenze. Ma siamo d'accordo che é necessario lavorare insieme: siamo pronti a misure supplementari per la crescita».

Gli impegni di Monti
Dopo l'intro del premier Mario Monti con un intervento sullo stato dell'economia, la seconda sessione dovrebbe iniziare poco dopo le 11 (ora locale, ndr), mentre l'ultima tranche dei lavori inizierà alle 17. A margine del summit, lo stesso Monti avrà una bilaterale con Dmitri Medvedev, intervenuto per sostituire il presidente russo Vladimir Putin, impegnato nella formazione del nuovo governo. Secondo il quotidiano Kommersant, anche Obama incontrerà il neo premier del Cremlino, ma in programma non vi sarebbe la questione della difesa missilistica che di recente ha determinato delle rotture in campo Nato.

Il nodo Mosca-Damasco
Sul versante Siria, infine, bisognerà ancora una volta considerare la volontà di Mosca: ieri il consigliere diplomatico presidenziale Arkadi Dvorkovich ha parlato chiaro: «La Russia non accetterà una posizione unilaterale contro il regime Damasco».

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