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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2013 alle ore 16:57.

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I nudi sensuali di Luxardo - Foto

Elio Luxardo è stato il fotografo dei telefoni bianchi e del ventennio fascista. Celebre la sua foto del piccolo Balilla con il braccio alzato. Si- Fest, festival europeo di fotografia a Savignano sul Rubicone celebra l'artista romano con una galleria di nudi inediti che non a caso intitola "Senso" come il film di Luchino Visconti -che non poteva non averli visti. In mostra fino al 29 settembre, alla Galleria della Vecchia Pescheria, 40 nudi maschili e femminili realizzati dal 1932 al 1944 dal fotografo amato dal Duce.

Sono foto in bianco e nero ristampate, non c'è un'idea pittorica né compositiva, sono scatti per evidenziare sia le linee sinuose dei corpi delle modelle che le forme muscolose e aggressive dei ragazzi: i "futuri combattenti". Fisici pieni e formosi che Luxardo guarda con morbosa sensualità. La carriera dell'artista si svolge fra il cinema d'allora e il mito dell'immortalità del fascio. Tutto doveva essere osannato, perfetto. Eppure osservando le immagini, le luci si intuisce uno smarrimento amatoriale: poca tecnica tanta contemplazione. Non angoscia, solo esaltazione. Foto e stampe dimenticate, eppure sono una documentazione rigorosa di quel periodo storico, dell'idea dell'arte che dominava in quegli anni Roma di cui lo stadio dei marmi è il miglior esempio. Un racconto epico dove i cosidetti eroi non muoiono mai.

Un'immagine troppo legata al regime, dimenticata nei cassetti, nudi crudi che sarebbero piaciuti a Robert Mapplelthorpe più che a Leni Riefensthal, la fotografa di Hitler oramai esposta nelle migliori gallerie e sostenuta, forse esageratamente da molti critici. I nudi della fotografa nazista sono algidi e lontani, quelli di Luxardo caserecci e semplici, alla ricerca di una classicità come i pittori contemporanei. Adesso bisognerebbe sdoganare anche lui e ricominciare a studiarlo per riscoprire la tecnica, i suoi inizi fascisti, e la consacrazione nel dopo guerra come "ritrattista delle star di Cinecittà". Un Roma che l'artista, scomparso nel 1969, pensava non sarebbe finita mai.

Elio Luxardo "Senso"
Galleria della Vecchia Pescheria
Savignano sul Rubicone – Forlì

Fino al 29 settembre
Ingresso 8 euro – catalogo Pazzini editore 15 euro

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