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Questo articolo è stato pubblicato il 14 febbraio 2013 alle ore 07:53.

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Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 13 febbraio il decreto ministeriale che introduce il congedo obbligatorio di un giorno e quello facoltativo (massimo due giorni) del padre in occasione della nascita di un figlio. Il provvedimento approvato il 22 dicembre dal ministero del Lavoro prevede anche la possibilità di "trasformare" il congedo parentale in un contributo economico per pagare la baby sitter o l'asilo.

Per quanto riguarda l'assenza dei padri, la procedura è molto semplice e di immediata applicazione. Il lavoratore comunica all'azienda in forma scritta o tramite sistema informativo aziendale e con quindici giorni di anticipo, la data in cui si vuole usufruire del congedo. L'azienda trasferirà poi l'informazione all'Inps. Il congedo obbligatorio del padre è aggiuntivo rispetto al congedo obbligatorio della madre, mentre quello facoltativo richiede che la stessa rinunci a uno o due dei suoi giorni. In occasione di tali assenze il lavoratore percepirà il 100% della retribuzione.

L'attuazione della seconda tipologia di intervento è un po' più complessa. Le madri che vorranno richiedere il contributo economico per pagare i servizi di baby sitting o l'asilo nido dovranno presentare domanda all'Inps secondo tempi e modalità che l'istituto deve ancora indicare. L'aiuto consisterà in 300 euro mensili per un massimo di sei mesi.

Nel 2013 ci sarà un unico bando, mentre negli anni successivi potranno essere anche più di uno. Il contributo economico sarà riconosciuto sulla base di una graduatoria nazionale che terrà conto dell'indicatore Isee e fino all'esaurimento dei fondi disponibili, pari a 20milioni di euro/anno per il periodo 2013, 2014, 2015.

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