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Questo articolo è stato pubblicato il 02 gennaio 2014 alle ore 12:26.
L'ultima modifica è del 02 gennaio 2014 alle ore 12:43.

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L'intimità di Snapchat non è più tale. Sono 4,6 i milioni di profili sottratti tramite attacco hacker e pubblicati sul sito snapchatdb.info. Sito ora non più raggiungibile ma che, fino a qualche ora fa, permetteva di scaricare il file contenente tutte le informazioni rubate, tra le quali numeri di telefono e, potenzialmente, anche l'accesso ad altri profili poiché, come spesso accade, gli utenti utilizzano i medesimi username e password per accedere a più siti.

Il fenomeno Snapchat
La popolare applicazione di messaggistica istantanea permette, tra le altre cose, di scambiare foto sapendo che queste resteranno nel dispositivo di chi le riceve solo per una manciata di secondi e che non potranno in nessun modo essere salvate. Entrambe cose false giacché, ad esempio, l'applicazione Snaphack promette di riuscire a salvare le immagini ricevute e, fatto noto già dalla scorsa primavera, non è affatto vero che le foto vengono cancellate; vengono modificati nome ed estensione dei file. Recuperarli non è cosa da tutti ma neppure una missione impossibile.

Facebook era pronta ad acquistarla
Snapchat, il cui traffico genera fino a 50milioni di scambi quotidiani, ha attirato l'attenzione di diversi possibili acquirenti, tra i quali Google e Facebook; quest'ultimo si è detto pronto a sborsare quasi 4miliardi di dollari.

Verifica del proprio profilo Snapchat
Per sapere se il proprio account è tra quelli sottratti e pubblicati, basta collegarsi all'apposito servizio che trovate in questo link. Se dovesse risultare violato, il profilo può essere disattivato tramite il supporto Snapchat.

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