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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2012 alle ore 16:46.
«Sarebbe un errore gravare di ulteriori costi per le imprese il lavoro a tempo determinato». Il punto è stato ribadito dai rappresentanti di Rete Imprese Italia al ministro del Welfare, Elsa Fornero, e al viceministro Michel Martone nel corso dell'incontro che si è svolto nella sede del
dicastero intitolato a Marco Biagi, nell'ambito del confronto sulla riforma del mercato del lavoro.
Più premi per chi stabilizza i lavoratori
«Abbiamo illustrato le nostre istanze sul lavoro a tempo determinato e più in generale sulla flessibilità in entrata - ha detto Mauro Bussoni, vicedirettore generale di Confesercenti, in rappresentanza di Rete Imprese - bisogna avere meno costi per le aziende in entrata e più premi per chi stabilizza i lavoratori».
Ammortizzatori sociali: ciascun settore deve pagare in base all'utilizzo
Sugli ammortizzatori, tema al centro dell'incontro di lunedì al ministero del Welfare che dovrebbe essere anticipato intorno alle 12, Bussoni ha sottolineato che «ciascun settore deve pagare secondo quello che utilizza e secondo un principio assicurativo. Sugli ammortizzatori ci sono stati utilizzi impropri».
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