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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2012 alle ore 08:16.

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Il recente decreto legislativo 28 maggio 2012 n. 70 modifica il Codice delle comunicazioni elettroniche. Il titolo del decreto annuncia modifiche in attuazione di due direttive europee: la 2009/140/CE, in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, nota anche come direttiva «Better regulation», e la 2009/136/CE in materia di trattamento dei dati personali e tutela della vita privata.
In realtà, il decreto 70/2012 non si occupa del recepimento delle disposizioni di quest'ultima direttiva, affidato a un altro decreto, il Dlgs 69/2012.
Il decreto 70/2012 spazia su molti argomenti: dalle reti, alle radiofrequenze, agli elenchi degli abbonati, all'obbligo di ripristinare le cabine telefoniche, peraltro già previsto dal previgente Codice. Fondamentalmente, il decreto 70/2102 è volto a garantire maggiore concorrenzialità del mercato. Rafforza l'accesso al mercato con criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione e proporzionalità e modifica le disposizioni sull'individuazione e la regolazione del mercato.
È ribadito il principio di neutralità tecnologica, il quale caratterizza ormai la legislazione in materia di tecnologia, ed è volto a rafforzare la concorrenza nel mercato, senza privilegiare i produttori di una tecnologia determinata.
Ampio spazio è attribuito al Berec, l'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche. Fra i poteri accordati al Berec dal decreto c'è quello di consultarlo per controversie transnazionali.
Grande rilievo assume la sicurezza e l'integrità delle reti di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, con riferimento alle quali il ministero individua adeguate misure di natura tecnica e organizzativa per assicurare la sicurezza delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica accessibili al pubblico, nonché per garantire l'integrità delle reti. Tali misure sono anche finalizzate a prevenire e limitare le conseguenze per gli utenti e le reti interconnesse degli incidenti che pregiudicano la sicurezza. Il ministero individua anche i casi in cui le violazioni della sicurezza o perdita dell'integrità siano da considerarsi significative ai fini del corretto funzionamento delle reti o dei servizi, il che ha una notevole influenza sulla determinazione degli incidenti rilevanti per l'applicazione della disciplina in materia di privacy sulla security breach notification.
In ogni caso, è previsto un obbligo di comunicazione al ministero, il quale a sua volta informa le altre Autorità nazionali, nonché l'Enisa. Grande enfasi è accordata alla business continuity. È disposto, con riguardo all'autorizzazione generale per le reti e i servizi di comunicazione elettronica, che le imprese che forniscono servizi transfrontalieri di comunicazione elettronica a imprese situate in più Stati non sono obbligate a effettuare più di una notifica per Stato membro interessato.
Modifiche, infine, alla disciplina contrattuale, rafforzando la trasparenza dei contratti per la fornitura di servizi di comunicazione elettronica, con riguardo a prezzi, qualità, tempi e condizioni di offerta, con la previsione in maggior dettaglio del contenuto dei contratti e della disciplina del recesso.
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