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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2013 alle ore 06:46.

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La decisione della direzione centrale dell'agenzia delle Entrate di abbandonare il contenzioso pendente per le violazioni al quadro RW abrogate, ovvero di rideterminare le sanzioni più favorevoli in virtù del principio del favor rei, va valutata in senso decisamente favorevole.
Non di rado infatti, nonostante intervengano nuove norme ovvero interpretazioni giurisprudenziali consolidate pro-contribuente, gli uffici locali proseguono in controversie che non hanno più ragione di sussistere. Si pensi all'omessa presentazione del quadro VR per i rimborsi Iva o ai crediti d'imposta contenuti in dichiarazioni omesse e non riconosciuti, o ancora ai costi imputati in esercizi diversi da quelli ritenuti di competenza.
In questi casi, nonostante le chiare indicazioni emanate a livello centrale anche con circolari, gli uffici locali tavlolta perseverano in contenzioso solo perché, per esempio, l'esempio citato nel documento di prassi non è esattamente quello oggetto della controversia. In questo contesto, spesso gli stessi uffici rinviano alla necessità che sia il giudice a decidere o lamentano mancate precise indicazioni a livello centrale che non consentono di assumere decisioni pro-contribuente.
Per quanto riguarda invece le nuove sanzioni introdotte per le violazioni al quadro RW, complessivamente favorevoli al trasgressore rispetto alle previgenti, si deve dare atto che la direzione centrale è ora intervenuta tempestivamente e senza lasciare margine agli uffici locali che dovranno adeguarsi.
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