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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2012 alle ore 22:05.
L'ultima modifica è del 09 febbraio 2012 alle ore 08:31.

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Wall Street chiude piatta nonostante il raggiungimento dell'accordo sulla Grecia e, sul fronte dell'economia interna, l'inatteso calo nelle richieste di sussidi per la disoccupazione. Il Dow Jones al termine della seduta segna +0,20%, il Nasdaq +0,39% e lo S&P + 0,15%.

Piazze europee in chiaroscuro
Piazza Affari chiude poco al di sotto della parità, con il Ftse-Mib in calo dello 0,09%. Positive le altre Borse europee: Londra segna +0,33% a 5.895 punti, Francoforte +0,59% a 6.788, Parigi +0,43% a 3.424 e Amsterdam -0,06% a 325,12. A Milano, tra i bancari cedono terreno Unicredit e Banca Mps. In Europa corrono i titoli dell'auto: l'indice di settore avanza del 3%. Il comparto riprende slancio dopo i buoni risultati di Daimler. A Piazza Affari bene Fiat e Fiat Industrial.

andamento titoli

La nuova asta della Bce
Le Borse hanno reagito positivamente alla decisione della Banca centrale europea di lasciare invariato il costo del denaro all'1% e, soprattutto, alle indicazioni del governatore Mario Draghi che si aspetta una «domanda sostanziale» alla nuova asta a 36 mesi a condizioni agevolate in favore delle banche europee, prevista per fine febbraio.

Dagli States buoni dati macro
Wall Street apre in piatta (Dow Jones +0,03%) dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro: le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono scese la settimana scorsa a 358mila da 373mila: gli economisti si aspettavano una discesa a 370 mila.
Bene anche le scorte all'ingrosso, salite dell'1% mensile a dicembre, a 473,17 miliardi di dollari. Il dato reso noto dal dipartimento del Commercio è superiore alle attese degli analisti, che avevano previsto un incremento limitato allo 0,5%. Ancora più marcata la crescita della vendite: +1,3% a 413,11 miliardi. Il rapporto scorte/vendite si è confermato a un livello limitato, pari a 1,15.

Spread sotto 350
Cala ai minimi dall'inizio dello scorso mese di settembre lo spread BTp-Bund con il rendimento dei titoli decennali italiani che scende sotto la soglia del 5,5 per cento. Il differenziale tra i titoli decennali benchmark di Italia e Germania sull'onda delle notizie sulla Grecia ha toccato un minimo di 344 punti base, in calo di 15 centesimi rispetto a ieri con il rendimento che si riduce al 5,47 per cento. In forte calo anche il differenziale con i Bonos spagnoli, ormai ridotto a meno di 30 punti base dai quasi 200 punti di inizio anno.

Euro in area 1,33 dollari
Stabile anche l'euro che in apertura dei mercati europei sotto quota 1,33 sul dollaro: la moneta unica è scambiata a 1,3297 (1,3259 ieri dopo la chiusura di Wall Street). Stabili anche le quotazioni dello yen a 102,65.

Focus Tokyo
Tokyo poco mossa (-0,15%) per la Borsa di Tokyo, nell'attesa degli sviluppi sui negoziati per il salvataggio della Grecia, giunti alle battute finali. L'indice Nikkei termina le contrattazioni a quota 9.002,24 punti penalizzato inoltre dal dato sugli ordini di macchinari, crollati a dicembre del 7,1%, in scia soprattutto alla debolezza della domanda nel settore tecnologico. Lo yen, invece, continua a indebolirsi, cedendo terreno contro dollaro (salito a quota 77,20) ed euro, portatosi a 102,49.

www.twitter.com/vitolops

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