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Sentenze/ Vaccini, danni e risarcimenti: la scienza contro la madre di tutte le bufale

di Lucilla Vazza

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24 Esclusivo per Sanità24

Vaccini sì, vaccini no. Fanno male, fanno ammalare, fanno venire l’autismo per colpa dei metalli che contengono. Nossignore, la Cassazione (e la scienza!) lo ha confermato in più occasioni: di autismo non ci si ammala a causa dei vaccini. La giurisprudenza, seguendo le pubblicazioni scientifiche evidence based, disinnesca tutto un sistema di bufale che illude i genitori di poter ottenere giustizia. Il legame presunto vaccini-autismo è la madre di tutte le bufale, di tutte le fake news che riguardano la salute e non solo. La scienza, l’unico criterio che la legge deve seguire per stabilire eventuali risarcimenti - dicono i giudici nell’ordinanza commentata da Paola Ferrari (v. pagine allegate)  - non ha finora mai dimostrato questo legame causa-effetto. E dunque questione chiusa. Niente indennizzi sulle false speranze alimentate ad arte nei genitori di ragazzi autistici da pseudo scienziati con pseudo ricerche.

Mai come in questi anni, il presunto nesso causale tra la somministrazione dei vaccini e l’insorgenza di malattie ha riempito le pagine dei giornali, diventando un fenomeno di costume. Sul web migliaia di siti specializzati di guru e sedicenti esperti hanno spacciato “verità” antivaccinali, che traballano e cadono alla prova del metodo scientifico.

Un fenomeno gravissimo che ha provocato l’abbassamento dei livelli di vaccinazione nella popolazione, con l’effetto gregge messo a serio rischio su malattie ormai debellate da tempo come la poliomelite. Non era mai successo prima che un argomento da banchi di tribunale e corsie ospedaliere diventasse spunto di conversazioni e conversioni di massa. Noi dalle pagine di questa testata, da sempre, seguiamo le regole della scienza e del diritto.

Le massime illustrate in questo focus giuridico indicano la rotta: non c’è scienza senza coscienza. Questo significa ovviamente che, quando, come per ogni atto medico, vi siano dei danni oggettivi al paziente provocati da cattiva somministrazione o da reazioni avverse al medicinale (reazioni documentate dalle cartelle cliniche e dalle perizie), vi deve essere diritto a un giusto indennizzo. Le vie del diritto e della medicina non sono infinite, per quanto siano estremamente vaste. Ma non c’è spazio, non ci deve essere spazio, per la cattiva fede di chi specula sulla voglia di risposte delle persone.

La diatriba vax-no vax ha generato la legge che ha introdotto l’obbligo vaccinale per andare a scuola. Ha provocato un’ondata di risse tra chi chiede il diritto alla scelta di non ricorrere ai vaccini, non tanto per sé, ma per i propri figli e chi segue le regole della comunità scientifica. Morbillo, polio, tetano perfino, i bambini si ammalano di malattie dimenticate. E non è tollerabile. Per questo bisogna rileggere le sentenze. I giudici nelle loro ricostruzioni possono fare da guida in un percorso illuminato da un unico faro. Quello della scienza, dell’evidenza documentata e dimostrabile. Non abbiamo altra scelta.


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