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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2014 alle ore 17:31.
L'ultima modifica è del 29 luglio 2014 alle ore 09:05.

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È legge il decreto cultura. Il via libera alla fiducia che a palazzo Madama coincide con il via libera al provvedimento è giunto dall'Aula del Senato con 159 sì e 90 no. Il decreto legge è dunque approvato in via definitiva dal Parlamento. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, aveva posto nel pomeriggio la questione di fiducia sul decreto legge sulla cultura e l'art bonus, nel testo approvato dalla Camera. Il decreto sarebbe scaduto mercoledì prossimo. Nel provvedimento art bonus per le donazioni a favore dei beni culturali, semplificazioni per il rilancio di Pompei, tutela della Reggia di Caserta, rilancio delle fondazioni lirico-sinfoniche. E poi estensione del Tax credit per il cinema e credito d'imposta del 30% per le ristrutturazioni degli alberghi.

Franceschini: è arrivato il momento di investire in cultura
Il dl cultura «abbatte due barriere: la prima è quella esistente tra pubblico e privato, la seconda è quella tra tutela e valorizzazione», ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo in Aula al Senato nella discussione generale del decreto 'Art Bonus'. «Veniamo da anni di tagli - ha detto il ministro - se è vero che la cultura è un veicolo trainante» per la crescita, «è arrivato il momento di investire».

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