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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2014 alle ore 08:58.
L'ultima modifica è del 04 febbraio 2014 alle ore 10:19.

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Quando si pensa a Bruxelles la prima cosa che viene in mente è l'eurobubble: i palazzi delle istituzioni europee e il mondo che vi gravita attorno . In tanti sognano di poter un giorno entrare a farne parte.

Per il periodo di tirocinio presso la Commissione Europea nell'ottobre 2013, si sono presentati 4179 italiani e ne sono stati selezionati settantanove, più che raddoppiati rispetto all'ottobre 2012 i candidati provenienti dal nostro Paese erano 1510.
Ma come si fa a lavorare per l'Europa?

Molto spesso è difficile coglierne i meccanismi, non basta un manuale sull'Unione Europea, molto più utile risulta essere un'esperienza, seppur breve, all'interno della UE.
«Per poter affrontare i concorsi e lavorare nelle istituzioni europee non bastano più un diploma di laurea e dei master, ma è consigliabile integrare le proprie conoscenze accademiche con altre esperienze, ad esempio in ambito lavorativo o sociale. In questo modo i candidati sapranno meglio dimostrare di saper lavorare sotto pressione, affrontare situazioni non sempre prevedibili e, competenza fondamentale, essere dotati di una buona flessibilità». E' quanto suggerisce Roberto Carlini, capo Unità delle Risorse Umane presso la Commissione Europea

Diverse possono essere le opportunità di lavoro, le cui procedure sono principalmente gestite da EPSO, ufficio di selezione del personale europeo, per tutte le istituzioni. Le modalità di accesso possono variare a seconda dei diversi profili ricercati ma in linea di massima ci si divide su due filoni. La categoria AST riguarda i profili generalisti, destinati a chi magari si è appena laureato, principalmente previsti per funzioni di supporto e di segretariato amministrativo. Per queste mansioni è previsto un test EPSO, a scelta multipla, con domande che possono variare a seconda del posto per cui ci si candida, e poi un colloquio orale.

I profili specialistici, categoria AD, sono invece riservati a candidati senior. I test certificano le competenze richieste per ricoprire determinati posti, si tengono in considerazione le pubblicazioni e i titoli acquisiti in determinati ambiti.
Le tecniche di selezione in questi casi sono più affinate e prevedono analisi dei candidati ancora più approfondite.

In ogni caso la prima mossa per ogni candidato è collegarsi al sito dell'EPSO, individuare le posizioni aperte. Ci si registra compilando un proprio account sul sito e si inizia a studiare per i test. Prove esemplificative sono consultabili sul sito stesso oltre che in appositi manuali.

Chi passa con successo le varie fasi dei concorsi, sarà inserito in una banca dati disponibile ai funzionari che potranno scegliere il profilo più adatto al proprio settore.

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