Equitalia, il 40% delle riscossioni da grandi evasori

Il 40% delle riscossioni di Equitalia deriva da «grandi evasori», ossia i contribuenti con debiti superiori a 500mila euro. E negli ultimi otto anni è aumentata di quasi sei volte la quota recuperata da questi contribuenti: dal 2007 a oggi infatti Equitalia ha riscosso 17 miliardi di euro sui debitori per oltre un milione di euro. Dal 2000 al 2006, prima che la società di riscossione iniziasse ad operare, erano stati riscossi da questi grandi debitori solo 2,9 miliardi di euro.

Le rateazioni
Il 70% cartelle pagate a rate riguarda debiti inferiori a 5 mila euro. Un dato, sottolinea Equitalia, che mostra la difficoltà dei cittadini a fare fronte ai debiti arretrati con il fisco, anche per importi di piccola entità. Il 26,2% delle rateizzazioni riguarda invece debiti tra 5 mila e 50 mila euro, e solo il 3% debiti oltre i 50 mila euro. L'ordine si inverte sugli importi: il 53,8% del valore dilazionato è per debiti sopra i 50 mila euro, il 34,9% tra 5 e 50 mila euro, l'11,3% debiti sotto i 5 mila euro.

Riammissione alla dilazione entro il 31 luglio
E sempre in tema di rateazione, scade giovedì prossimo il termine per chi vuole chiedere di essere riammesso alla rateizzazione per sanare i suoi debiti col fisco. Il 31 luglio è l'ultimo giorno per aderire a un nuovo piano di rate per pagare le cartelle di Equitalia per chi ha perso il beneficio (perché non in regola con i pagamenti, entro il 22 giugno 2013).
La nuova chance è stata data con il decreto Irpef (Dl 66/2014, articolo 11-bis). Gli interessati potranno richiedere fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro fine luglio.

Come ricorda la società di riscossione, sono stati previsti alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché 8 rate).

©RIPRODUZIONE RISERVATA