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Questo articolo è stato pubblicato il 07 febbraio 2014 alle ore 09:51.
L'ultima modifica è del 07 febbraio 2014 alle ore 17:29.

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La Corte costituzionale tedesca ha rinviato alla Corte europea di giustizia il verdetto di legittimità sul piano Omt lanciato nell'estate del 2012 dalla Banca centrale europea dopo la dichiarazione del suo presidente Mario Draghi di voler fare «tutto il necessario» per salvare l'euro. Il passaggio alla Corte europea prelude con ogni probabilità all'approvazione del piano, considerato dai mercati come un'arma essenziale per tenere insieme l'unione monetaria, anche se poi non è mai stato utilizzato.
E' la prima volta nella sua storia ultrasessantennale che la Corte di Karlsruhe rimanda un caso alla sede europea. Dopo un anno di lavoro, i giudici hanno espresso un parere secondo cui il piano Omt, che prevede l'acquisto di titoli pubblici di Paesi in difficoltà in cambio dell'adozione di un severo programma di riforme economiche, viola il mandato della Bce, ma non hanno trovato modo di arrivare a una sentenza contraria, nonostante durante le udienze pubbliche avessero manifestato una aperta opposizione, sostenuta dalla testimonianza del presidente della Bundesbank Jens Weidmann. Per la Bce si tratta di un successo dal punto di vista legale, anche se probabilmente la pronuncia definitiva sulla causa in sede europea richiederà ancora molti mesi.
Davanti all'opinione pubblica tedesca, la sentenza di Karlsruhe servirà invece probabilmente ad attizzare il sentimento anti-europeo e a rafforzare la convinzione diffusa che la Bce agisce contro gli interessi tedeschi.

Nella sentenza, la Corte afferma che «vede importanti ragioni per ritenere che il piano Omt eccede il mandato di politica monetaria della Bce e quindi vìola i poteri degli Stati membri e il principio che proibisce il finanziamento monetario dei bilanci nazionali». Tuttavia, affermano ancora i giudici di Karlsruhe, è possibile che «un'interpretazione restrittiva del piano Omt» possa essere ritenuta conforme alla legge e comunque spetterà alla Corte di giustizia europea esprimersi in via definitiva. Un rinvio in qualche modo rassicurante per la Bce, che in una nota diffusa poco dopo la sentenza afferma che «prende atto dell'annuncio dell'Alta corte tedesca di ricorrere alla Corte di giustizia europa e ribadisce che il programma Omt rientra nel suo mandato».

Il programma di acquisto di bond fu annunciato da Draghi tra il luglio e il settembre 2012 nel pieno della crisi dell'Eurozona. Pur senza mai essere stato attivato, ha contribuito a calmare le tensioni sui mercati finanziari e sui titoli di Stato. Il programma Omt (Outright monetary transactions) prevede l'acquisto illimitato di titoli di Stato da parte della Bce sul mercato secondario condizionato al rispetto da parte degli Stati di un programma di riforme e di risanamento di bilancio.

La Corte di Karlsruhe ha inoltre annunciato che si esprimerà sulla costituzionalità dell'Esm, il fondo salva-Stati europeo, il prossimo 18 marzo.

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