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Questo articolo è stato pubblicato il 21 luglio 2012 alle ore 08:12.

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Isabella Bufacchi Qualcosa non sta funzionando, nel salvataggio delle banche spagnole a carico degli Stati dell'Eurozona. E quel qualcosa potrebbe essere proprio l'Esm, il controverso fondo di stabilità che sarebbe dovuto nascere in luglio e che invece vedrà la luce - se tutto andrà bene - in settembre.
Eurostat, e non è la prima volta, ha messo il dito sulla piaga. A poche ore dall'Eurogruppo che avrebbe dovuto definire tempi, modalità e Memorandum della ricapitalizzazione delle banche spagnole, l'ufficio statistico dell'Unione europea ha ammonito gli Stati azionisti dell'Esm: nel momento in cui il fondo dovesse ricapitalizzare direttamente le banche, le eventuali perdite dovranno restare a carico del fondo stesso ed essere coperte da un aumento di capitale degli Stati azionisti. Se invece, come sembrano prospettare alcuni Paesi "core", la Spagna sarà obbligata a garantire comunque le sue banche, e ad accollarsi le perdite nel caso in cui un istituto di credito ricapitalizzato dall'Esm dovesse andare in bancarotta, allora il debito pubblico spagnolo salirà per l'intero costo della ricapitalizzazione. Nello scenario peggiore, 100 miliardi, pari al 10% circa del Pil del Paese e al 12,5% del debito pubblico.
Il ragionamento di Eurostat è semplice. Se da un lato è vero che le "contingent liabilities" (per esempio la garanzia dello Stato sulle obbligazioni bancarie) diventano debito pubblico solo nel momento in cui vengono escusse, lo stesso principio non può valere quando questo tipo di garanzia vanifica il ruolo dell'azionista. E cioè. I debiti/prestiti dell'Esm non contribuiscono contabilmente ad innalzare lo stock del debito pubblico degli Stati sui azionisti (a differenza di quello che accade per i bond/prestiti dell'Efsf rispetto ai suoi Stati garanti) : questo è stato stabilito Eurostat solo per via del fatto che gli azionisti dell'Esm sono "liable" cioè rischiano e coprono le perdite del fondo, quando i suoi prestiti non vengono restituiti.
Eurostat ha deciso quindi di giocare la partita delle banche spagnole a carte scoperte, una pratica che non piace sicuramente ad alcuni Stati dell'Eurozona che rifuggono la trasparenza e preferiscono gli accordi dietro le quinte: se l'ufficio statistico Ue dovesse scoprire che gli azionisti dell'Esm (i Paesi core) faranno in modo di non esporsi alle perdite delle banche capitalizzate direttamente dal fondo, agirà di conseguenza e caricherà la ricapitalizzazione sul debito pubblico dello Stato che garantirà le banche .
Il funzionamento di Efsf e Esm è lineare quando questi due fondi sostengono finanziariamente uno Stato. Il Paese oggetto di salvataggio è debitore tanto nei confronti dell'Efsf quanto in quello dell'Esm: cambia il trattamento contabile solo per gli Stati garanti dell'Efsf (che vedono il proprio debito pubblico lievitare pro-quota per gli Efsf-bond) mentre gli azionisti dell'Esm non incorrono in aumenti di debito quando il fondo emette bond e presta denaro. La ricapitalizzazione diretta delle banche rimescola le carte. Ma il conto di eventuali perdite alla fine da qualcuno dovrà essere pagato: in parte dai sottoscrittori delle obbligazioni senior (come sembra indicare la Bce nel caso dei fallimenti bancari) e in parte dagli azionisti dell'Esm.
I pasticci sul fondo di stabilità permanente non finiscono qui. Ci va di mezzo anche lo scudo anti-spread. Cosa se ne fà l'Italia di un aiuto dell'Esm se non viene messa nero su bianco fin dall'inizio la perdita dello status di creditore privilegiato nel caso di acquisti di titoli sul secondario? Che se ne fa l'Italia di uno scudo con risorse limitate (fino a 400 miliardi tenuto conto che dei 700 totali già circa 300 sono impegnati dall'Efsf per Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna), che il mercato può prosciugare? A che serve uno scudo sospeso a mezz'aria, senza che si stabilisca a priori un tetto di spread o rendimento da proteggere? Come può funzionare lo scudo anti-spread se Efsf/Esm non vengono messi nella condizione di disporre velocemente di grandi quantità di denaro da riversare su un conto della Bce banca agente?
Come ora per il salvataggio delle banche spagnole, anche per lo scudo anti-spread l'Esm potrebbe provocare più danni che altro in assenza di regole del gioco chiare.
La crisi dell'euro, che ieri ha vissuto un'altra bruttissima giornata guardando all'andamento degli spread ma anche al cambio della moneta unica europea, non può risolversi senza che i 17 trovino un accordo definitivo per avviare un percorso di mutualizzazione del debito, che sia pubblico o privato o un misto dei due. E che passi per l'Esm, quello che offre la casa. Spagna e Italia dovranno convincersi dal canto loro che qualsiasi tipo di aiuto sarà vincolato dalla condizionalità. Ma i Paesi core dovranno fare in modo che valga la pena firmare i Memorandum of Understanding.
isabella.bufacchi@ilsole24ore.com
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