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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2012 alle ore 12:05.

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Il Pdl ha assicurato al Presidente della Repubblica una «ordinata conclusione della legislatura». È quanto fa sapere il Quirinale in una nota diffusa al termine degli incontri avuti oggi da Giorgio Napolitano con le delegazioni dei partiti della maggioranza. Il presidente della Repubblica riceverà domani pomeriggio il presidente del Consiglio, Mario Monti.

«Il segretario e i presidenti dei gruppi parlamentari del PdL hanno illustrato la decisione assunta dal loro partito di considerare conclusa l'esperienza del governo Monti - spiega il Colle - Al tempo stesso essi hanno espresso il fermo intendimento di contribuire a un'ordinata conclusione della legislatura, anche in vista di adempimenti inderogabili relativi al bilancio dello Stato, riservandosi di decidere l'atteggiamento da tenere in Parlamento su ogni altro provvedimento già all'esame delle Camere».

Il decreto sui costi della politica
In una atmosfera incandescente ha ottenuto il via libera alla Camera il decreto legge sui costi della politica nelle regioni. Dopo lo strappo compiuto ieri dal Pdl nei confronti del Governo - astenendosi dal voto di fiducia in tutte e due le Camere - il provvedimento ha assunto una particolare rilevanza, con grande attenzione agli interventi dei leader dei partiti di maggioranza. Alfano ha detto che considera conclusa l'esperienza Monti. Bersani ha accusato il Pdl di irresponsabilità, Casini ha detto che il Pdl ha tirato a campare 4 anni. Le giravolte di palazzo creano l'antipolitica». Il via libera al decreto costi della politica è giunto con 268 sì, 153 astenuti e un no. Ieri il decreto crescita era passato al Senato con 127 sì, mentre alla Camera il decreto sui costi della politica aveva incassato 281 sì, 77 no e 170 astenuti. Ecco gli interventi nel corso delle dichiarazioni di voto sul decreto legge costi della politica, trasmessi in diretta dal sito del Sole 24 ore.

Alfano: consideriamo conclusa l'esperienza di governo
Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha detto nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera che considera «conclusa l'esperienza di governo». Ieri, ha detto, «non abbiamo votato la sfiducia» al governo «perché avremmo causato l'abisso dell'esercizio provvisorio. Vogliamo concludere l'esperienza di questo esecutivo» senza strappi, ha spiegato il segretario del Pdl Angelino Alfano intervenendo in Aula. «Non vogliamo mandare le istituzioni e il Paese allo scatafascio». Poi ha risposto a Bersani. «No Europa, no regole, no tasse, no comunisti? Una cosa Bersani l'ha azzeccata: no comunsti», ha detto Angelino Alfano. «Lo diremo - ha aggiunto - non perché crediamo mangino i bambini, ma perché lo immaginano un quadro di regole contro il lavoro e le imprese». Vorremmo che il Governo usasse «le sue ultime settimane per rispettare un impegno assunto anche con noi: noi vorremmo che gli impegni in materia di giustizia fossero mantenuti».

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