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Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2013 alle ore 15:00.
L'ultima modifica è del 26 aprile 2013 alle ore 11:53.

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«Per arginare il M5s è necessario fare cose concrete». Lo sottolinea il sindaco di Firenze Matteo Renzi in un'intervista a Sky TG24. «Spero che il Governo parta subito e dopo lo zero a zero inconcludente delle elezioni lavori subito». «Mi piacerebbe - continua Renzi - che ci fosse un governo che a volte vada a dire all'Europa cosa deve fare». Letta, è il suo messaggio, può fare bene. «Ha tutte le condizioni per poter superare tutte le difficoltà e le insidie - osserva -. Non sarà facile. Però adesso basta con i giochini della politica». «Credo - afferma - che la stragrande maggioranza dei deputati del Pd voterà la fiducia e se qualcuno non lo farà ci sono le sedi opportune per fare la discussione. Espulsione? Lo vedrà il Pd ma è evidente che se non si vota la fiducia è un problemino».

La proposta: ora legge elettorale che eviti pareggio
Secondo Renzi, serve una legge elettorale che «eviti il pareggio» per il futuro, come quella con cui si elegge il sindaco nelle città.

Renzi: «Sarà un bel governo»
Renzi lancia il tentativo di Enrico Letta di formare un governo. «Affidare l'incarico a Enrico Letta è un'ottima soluzione. Conosco Letta, lo stimo, credo sia capace di tenere insieme le varie anime di questo strano raggruppamento». «Quello di Letta - continua Renzi - sarà un bel governo perché lui conosce tanta gente di valore in giro per l'Italia che può dare una mano».

Il sindaco di Firenze: «M5s perderà consenso»
«A me - afferma il sindaco di Firenze - è piaciuto Enrico. È stato deciso. Il Movimento 5 Stelle ha avuto una sorta di santificazione da parte di alcuni politici e alcuni media. Ma perderà consenso, se incalzato sulle cose da fare. Ma bisogna che il governo faccia la sua parte».

Sondaggio Swg: fiducia, Renzi primo ma in calo
La fiducia degli italiani in Matteo Renzi cala di 5 punti rispetto alla scorsa settimana, ma il sindaco di Firenze continua a essere il leader più apprezzato con il 56 per cento dei consensi. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Sale di due punti la fiducia in Beppe Grillo, al 30 per cento, mentre cala di un punto quella in Silvio Berlusconi, che si attesta al 27 per cento. Guadagna due punti il senatore a vita Mario Monti (25%), mentre crolla quella in Pier Luigi Bersani, che perde 10 punti e si ferma al 19 per cento.

Il consenso? Renzi: «Non mi faccio condizionare»
«Prematuro» parlare «di quello che accade al congresso di ottobre». È una cosa «da addetti ai lavori». Matteo Renzi parla della possibilità che corra per la segreteria del Pd. Non è tema di oggi, dice, anche se molti lo chiedono: «Sono molto felice del consenso che ho tra i cittadini» ma «non mi faccio condizionare da un sondaggio o dai miei 500mila follower su twitter o i 400mila su Facebook».

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