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giustizia

Orlando: «Cause civili calate del 20%. La febbre del sistema è scesa»

In un anno le cause civili sono scese del 20 per cento. Il dato è il frutto di un monitoraggio che ha riguardato dieci tribunali rappresentativi della realtà nazionale e cinque grandi città ed è stato reso noto dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, che ha esultato: «La febbre del sistema è scesa in modo consistente».

Orlando: «La riforma ha funzionato»
Obiettivo dell’indagine - condotta a Genova, Milano, Napoli, Palermo e Roma, più un campione di 10 tribunali (Bari, Bergamo, Campobasso, Firenze, Latina ,Livorno, Marsala, Reggio Calabria, Torino e Torre Annunziata) - è stato verificare l’impatto della riforma approvata l’anno scorso per “degiurisdizionalizzare” il contenzioso civile e ridurre il flusso di nuove cause. «I risultati sono assai confortanti - ha detto Orlando, pur evidenziando che per ora si tratta di un “trend”, cioè di numeri che hanno un valore indicativo». Una tendenza che però si è rivelata migliore delle aspettative: «C’è stata una riduzione drastica della cause in ingresso; il che ci consente di dire che le norme funzionano. Senza trionfalismi possiamo dire che è la prima buona notizia sull’esito delle riforme e sul fronte della giustizia civile da
molti anni».

Divorzi e separazioni: cause in calo del 30%
Lo studio, illustrato proprio nel giorno del debutto del divorzio breve, rivela che già nel 2014 il numero delle nuove cause civili iscritte nei complessivi 15 tribunali campione è scesa quasi del 14% rispetto all’anno precedente. Ma a far sperare è soprattutto il dato relativo a gennaio 2015, che segnala una contrazione del 20% rispetto allo spesso periodo del 2014. La flessione più rilevante (- 30%) riguarda divorzi e separazioni davanti ai giudici, mentre aumentano le registrazioni di accordi in questa stessa materia davanti agli Uffici di stato civile dei Comuni: in 15 Comuni presi a campione sono passati dai 78 di gennaio ai 413 di aprile. Le punte massimo del calo di iscrizioni di separazioni e divorzi davanti ai giudici si registrano a Campobasso (-61,5%) e Roma (-55,6%), seguite da Torino (-34,1%) e Palermo (-31,5%). In controtendenza solo Milano (+4,2%), Marsala (+7,7%) e
soprattutto Torre Annunziata (+40,9%).

Negoziazioni assistite in crescita esponenziale
Da ottobre dell’anno scorso sino ad aprile di quest’anno le negoziazioni assistite invece sono state 1.092: 581 hanno riguardato separazioni, 474 divorzi, i i restanti modifiche di accordi precedenti. Ma il dato più significativo è la loro la crescita esponenziale nell’anno in corso. A gennaio erano 78 e continuano raddoppiare di mese in mese: 177 a febbraio, 369 a marzo, 413 ad aprile. A ricorrervi sono soprattutto le coppie senza figli: da ottobre del 2014 al mese scorso rappresentano il 61% a fronte del 39% costituito dai coniugi con prole.

Più scendono le cause, più si aggredisce l’arretrato
Il sistema della giustizia civile, ha sostenuto il ministro, «è in grado di smaltire cinque milioni di procedimenti all’anno. Tanto più si abbassa questa asticella, tanto più si può aggredire l’arretrato». Orlando ha spiegato che se le cause in ingresso diventassero 4 milioni (oggi sono 5), l’arretrato di 3,5 milioni di cause finirebbe in «tre-quattro anni».

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