L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi in forte ripresa del 3,98 % a 15.111,23 punti, spinto da grandi movimenti sul mercato dei futures e indifferente all'emergere di scandali politici.

Il grande rimbalzo della Borsa giapponese, che in avvio della nuova ottava guida i rialzi sulle piazze asiatiche, avviene sull'onda di tre fattori concomitanti: le ultime notizie positive sul fronte del sentiment dei consumatori e su quello immobiliare negli Stati Uniti, le indiscrezioni sulla probabilità che il fondo pensioni pubblico giapponese si appresti ad aumentare l'allocazione di risorse verso il mercato azionario e l'indebolimento dello yen.

Grazie alla ripresa della propensione al rischio presso gli investitori internazionali e a un percepibile attivismo degli hedge fund soprattutto sul mercato dei futures, la Borsa ha trovato una forte propulsione fin dall'inizio delle contrattazioni, mentre la divisa nipponica è tornata a indebolirsi sopra un cambio di 107 nei confronti del dollaro, facendo da sprone ai titoli delle società votate alle esportazioni. Così, dopo aver perso circa il 5% settimana scorsa, l'indice Nikkei ha esordito con un balzo superiore al 3 per cento e ha finito per superare di slancio la soglia dei 15mila punti.

Tra i titoli in evidenza, oltre a Toyota, spicca quello di Nec Corp. dopo le indiscrezioni del quotidiano Nikkei sul conseguimento di un profitto operativo nel terzo trimestre molto superiore alle aspettative. Vari analisti restano cauti, sottolineano che si tratta di acquisti successivi al forte cedimento dei corsi, mentre sullo sfondo restano i fattori di incertezza, dall'instabilità di una Europa dall'economia infiacchita allo spauracchio della diffusione del virus Ebola. La notizia che il Government Pension Investment Fund, il maggiore fondo pensioni del mondo, sta lavorando all'idea di alzare la quota dei suoi investimenti sul mercato azionario domestico fino al 25% ha comunque galvanizzato gli operatori. La nuova strategia del Gpif dovrebbe essere resa nota verso la fine del mese.

Sul fronte politico, sono però sorte gravi complicazioni per il governo del premier Shinzo Abe: la titolare del ministero dell'Economia, Commercio e Industria, Yuko Obuchi, e quella del ministero della Giustizia Midori Matsushima - due delle 5 donne entrate nell'esecutivo nel corso del rimpasto dell'inizio dello scorso mese - hanno portato ad Abe le lettere di dimissioni, dopo il coinvolgimento in scandali relativi a finanziamenti elettorali irregolari.

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