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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 17:34.
L'ultima modifica è del 06 novembre 2013 alle ore 10:04.

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Uno stop graduale alle grandi navi da crociera dirette o in partenza da Venezia attraverso il canale della Giudecca. Dal 1° gennaio del 2014 scatterà il divieto di passaggio per i traghetti, con una riduzione del 25% dei transiti davanti a San Marco e del 50% delle emissioni inquinanti. Dalla stessa data è prevista la diminuzione fino al 20% (rispetto al 2012) del numero delle navi da crociera di stazza superiore alle 40mila tonnellate.

Il transito sarà definitivamente precluso alle navi di stazza superiore a 96mila tonnellate dal primo novembre del 2014.
Non solo: dovrà essere assicurata una riduzione dello stazionamento giornaliero massimo (non superiore a cinque navi da crociera superiori a 40mila tonnellate) e la contrazione dei passaggi residui nelle ore centrali della giornata, con concentrazione di partenze e arrivi all'alba e al tramonto.
Il vertice di Roma – convocato ieri a Palazzo Chigi e presieduto dal premier Enrico Letta con i ministri delle Infrastrutture Maurizio Lupi, dell'Ambiente Andrea Orlando, dei Beni culturali e del turismo Massimo Bray, con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco Giorgio Orsoni e il presidente dell'Autorità portuale Paolo Costa – ha deciso per un allontanamento a tappe delle "grandi navi" dalla laguna in attesa della definizione e realizzazione di nuova via di accesso alla stazione marittima. Si lavorerà fin da subito alla soluzione del Canale Contorta-Sant'Angelo, come nuova via di accesso, ma la valutazione di impatto ambientale di questa opzione dovrà comunque considerare anche eventuali alternative.

Una «ottima giornata per Venezia e il suo porto» ha commentato Paolo Costa, presidente dell'Autorità portuale. Per il sindaco Giorgio Orsoni «finalmente un primo stop al gigantismo in laguna. Per la prima volta il Governo è intervenuto concretamente sulla questione delle grandi navi da crociera. Quel che è importante è che si sia invertita finalmente la tendenza: basta mega crociere a due passi da San Marco». Il sindaco ha comunque ribadito la propria perplessità rispetto alla realizzazione di un nuovo canale. Polemica la risposta dell'associazione Cruise Venice, che giudica «assurdo il limite alle navi superiori alle 96mila tonnellate con la conseguente perdita di 180 toccate/anno. Una scelta irrazionale, priva di ogni fondamento scientifico, che finirà per mettere in ginocchio il porto di Venezia».
La tempistica individuata a Roma concede alle compagnie il tempo di organizzarsi, ad esempio con navi più piccole, per la stagione 2015, ma non mette a rischio e non ha conseguenze sui contratti già stipulati: una eventualità che avrebbe esposto Venezia a possibili class action da parte degli armatori.

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