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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2011 alle ore 08:03.

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di Paul Krugman
Di questi tempi i profeti di sventura come il sottoscritto hanno un problema di abbondanza: le cose stanno andando talmente male, in talmente tanti posti, che quasi non sappiamo da dove cominciare.
Ma è il caso di riservare qualche riga a un disastro che è stato messo in ombra dalla crisi dell'euro: l'esperimento di austerity della Gran Bretagna.

Nel 2010 entrò in carica il Governo del primo ministro conservatore David Cameron, convinto seguace della dottrina secondo cui il rigore nei conti pubblici porta espansione economica. Gli esponenti del Governo dicevano a tutti di leggere il saggio degli economisti Alberto Alesina e Silvia Ardagna (concisamente criticato da Christy Romer, l'ex presidente del Consiglio dei consulenti economici del presidente Obama, nel corso di un discorso tenuto recentemente all'Hamilton College, che potete leggere sul sito econ.berkeley.edu), che citava l'Irlanda come esempio di successo, e in generale raccontavano a destra e a manca che sarebbero riusciti a evocare l'introvabile fatina della fiducia.

Ora si è scoperto che le politiche antiespansive sono davvero antiespansive. E il risultato è che nonostante tutti i tagli alla spesa i deficit rimangono alti. E che facciamo allora? Tagliamo ulteriormente la spesa!Questa richiesta di ancora più austerity si basa sulla convinzione che le prospettive di crescita economica della Gran Bretagna si sono drasticamente ridotte, e che d'ora in poi la crescita segnerà il passo. Ma perché? Un rapporto pubblicato il mese scorso dall'Ufficio per la responsabilità di bilancio del Governo inglese in sostanza se ne lava le mani: sono cose che succedono dopo le crisi finanziarie, dice, e cita un rapporto del Fondo monetario internazionale del 2009 sulle dinamiche della produzione dopo le crisi bancarie iniziate a settembre 2008.
Ma mi chiedo: questi funzionari hanno letto almeno l'abstract del rapporto del Fmi? Perché questo è quello che c'è scritto: «Gli stimoli monetari e di bilancio a breve termine sono associati a deviazioni a medio termine meno accentuate rispetto al trend di produzione e al trend di crescita del periodo precedente alla crisi».

In altre parole, la storia dice che una crisi finanziaria riduce le prospettive di crescita sul lungo termine se le autorità non intervengono per porre rimedio ai danni a breve termine provocati dalla crisi stessa.
Eppure quello che succede in Gran Bretagna è che le stime negative delle potenzialità a lungo termine dell'economia vengono usate per giustificare ancora più austerity, che sul breve termine deprimerà ancora di più l'economia, che porterà a ulteriori revisioni al ribasso delle prospettive di crescita, che porterà a…

È esattamente come un medico medievale che salassa il paziente, osserva che le condizioni del paziente peggiorano invece di migliorare e decide che la soluzione è salassarlo ancora.
E la cosa veramente terribile è che il capo del governo inglese David Cameron e George Osborne, il cancelliere dello scacchiere, sono identificati a tal punto con la dottrina del rigore che cambiare rotta per loro significherebbe il sicuro suicidio politico.
Come dicono gli inglesi, brillante. Davvero brillante.

(Traduzione di Fabio Galimberti)

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