Norme & Tributi

Affitti estivi, il vademecum della Polizia per evitare truffe

  • Abbonati
  • Accedi
VACANZE

Affitti estivi, il vademecum della Polizia per evitare truffe

Offerte e sconti, ma non solo. Su internet si rischia di incappare nelle truffe. Sopratutto d’estate. L’allarme arriva dalla Polizia di Stato che ha pubblicato un vademecum per chi cerca alloggi per le vacanze in rete.

L’occasione
La Polizia consiglia di analizzare tre componenti degli annunci di alloggi pubblicati online: prezzo, foto e descrizione.
Un prezzo troppo basso deve far scattare il campanello d’allarme. In questo caso, il consiglio è di paragonarlo ad altri annunci simili. Se la cifra non è in linea con il mercato, infatti, si potrebbe trattare di un annuncio fasullo.

Troppo bella per essere vera
Se le foto della casa vi appaiono «troppo belle per essere vere, cercate l’immagine su Google Immagini (trascinate o copiate e incollate l’immagine)»: con questo consiglio la Polizia suggerisce un trucco efficace per capire se le immagini pubblicate sono vere o sono state copiate/incollate da altri siti per trarre in inganno i potenziali clienti.

Diffidare dagli annunci brevi
Mai fidarsi di un annuncio troppo breve che non fornisce tutti i dettagli. La Polizia suggerisce, in questi casi, di chiederne altre informazioni all’inserzionista. In particolare è utile chiedere: un numero di telefono (possibilmente fisso), altre foto, l’esatta ubicazione della casa. Una volta ottenuto l’indirizzo della casa, cercatela su Google Maps o su altre mappe online. In questo modo, suggerisce la guida della polizia, «potrete vedere se esiste realmente».

Il pagamento
Uno degli aspetti critici degli affitti estivi online è quello relativo al pagamento: la regola da seguire è quella di non versare la caparra senza avere la certezza che l’annuncio sia sicuro. «Diffidate - suggerisce la Polizia - di chi vi chiede una somma troppo alta (superiore al 20% del totale)». Se possibile, sarebbe meglio incontrare l’inserzionista per una visita della casa e per consegnare l’importo dovuto di persona. Un altro consiglio utile è quello di telefonare all’Ufficio turistico del luogo per informazioni sugli immobili in affitto in quella zona (prezzi, stagionalità, ). La Polizia suggerisce inoltre di non inviare documenti personali e di non effettuare pagamenti su carte ricaricabili o con servizi di trasferimento di denaro. Piuttosto, si legge nel vademeum «suggeriamo sempre metodi tracciabili: Iban su conto italiano (inizia per IT…), PayPal e Hype di Banca Sella».

© Riproduzione riservata