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Franceschini: grazie a nuove tariffe

L’anno d’oro dei musei, in crescita visitatori e introiti. Franceschini: effetto di nuove tariffe e domeniche gratis

Il 2014 è stato un buon anno per la cultura italiana, almeno a scorrere gli ultimi dati sulle visite ai 430 musei ed aree archeologiche gestite dallo Stato, per i quali si sono messi in fila oltre 40 milioni di visitatori, 2 milioni e 355mila in più sul 2013 (+ 6,2%). Gli ingressi in crescita hanno fatto lievitare le entrate, salite a 134 milioni di euro, + 7% sull'anno precedente. Un bilancio più che positivo, favorito da nuove tariffe e le domeniche gratis introdotte a luglio. Per il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, che oggi ha lanciato anche il bando per i direttori dei grandi musei, la «crescita di partecipazione in tempo di crisi» significa «un forte riavvicinamento ai musei, in gran parte dovuto al cambiamento tariffario».

Piccolo boom per le domeniche gratis: 1,5 milioni di visitatori
I numeri presentati nella sede della Stampa estera a Roma sembrano dare ragione all'analisi del ministro, che ha evidenziato come nelle sei edizioni 2014 delle “Domeniche al museo” «più di un milione e mezzo di persone hanno avuto modo di visitare gratuitamente i musei statali». I visitatori che hanno usufruito della gratuità nella prima domenica di dicembre «sono stati del 40% superiori a quelli della prima domenica di luglio» (+120.967 visitatori). Un piccolo boom che ha evidentemente inciso sul trend generale, portando gli ingressi gratuiti 2014 a quota 21,3 milioni (+5% rispetto al 2013, +987.067 visitatori).

Da semplice agevolazione a «piccolo evento» per famiglie
Gli ingressi delle domeniche gratuite «hanno poi ampiamente compensato il fatto che siano diventati gratuiti gli ingressi per gli over65». Per Franceschini, «non è solo un valore economico o di numero di visitatori, ma la domenica gratuita ai musei è diventata una cosa delle famiglie italiane, è un evento». I numeri registrati nel 20144 incoraggiano il ministero ad insistere nella «filosofia» di diffondere le presenze in tutto il territorio nazionale «e non limitarsi solo alla bellezza dei centri storici, perché' la bellezza in Italia è ovunque», ha concluso Franceschini.

Visite “polarizzate”, in crescita Palazzo ducale di Mantova
Su questo fronte, molto rimane da fare. Il monitoraggio del ministero conferma infatti che gli ingressi sono fortemente polarizzati, con i primi 30 luoghi statali della cultura che “attraggono” circa la metà del totale dei visitatori. Stabili infatti nelle prime tre posizioni il Colosseo (oltre 6 milioni di presenze), Pompei (circa 2 milioni e mezzo) e gli Uffizi (leggermente sotto i 2 milioni). In evidenza nel 2014 anche gli exploit del Palazzo Ducale di Mantova (+26,3% di visitatori grazie alla riapertura di molte sale dopo i danni del terremoto 2012), del Museo nazionale romano e del Polo Reale di Torino, che passa dal 20° al 19° posto, con rispettivamente un +21,6% e un +21 per cento.

Bando direttori, previsto bonus extra per chi fa bene
Oltre ai numeri dei musei, Franceschini sui è soffermato sul bando per i nuovi direttori dei 20 principali musei italiani, che resteranno in carica per 4 anni con una retribuzione lorda tra i 78mila e 145mila euro, integrabile da una eventuale retribuzione di risultato (con “tetto” a 15 o 40 mila euro in funzione dell'importanza del museo). Il bando di selezione presentato dal ministro riguarda tutti i importanti musei italiani, dalla galleria Borghese di Roma agli Uffizi di Firenze; dalla galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea della Capitale all'Accademia di Venezia, il museo di Capodimonte di Napoli e la pinacoteca di Brera di Milano.

Bando già on line, tempi stretti per selezione e nomina
«Il bando è già online - ha spiegato Franceschini - e uscirà nel numero di domani dell'Economist. Nei prossimi giorni sarà anche pubblicato su altre testate italiane ed internazionali. Questi direttori - ha precisato il ministro - avranno praticamente gli stessi poteri dei direttori dei musei stranieri ma il personale che gestiranno resterà, almeno per il momento, del ministero e quindi le regole saranno quelle della Pa». Il bando ha tempi stretti: candidature entro il 15 febbraio, selezione entro il 15 maggio e nuovi direttori in carica già a giugno.

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