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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2012 alle ore 19:31.

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La dichiarazione di guerra porta la firma di Simon Leung, Chairman e Chief executive officer di Microsoft per la regione Greater China. E nel mirino del manager ci sono ovviamente Apple e il suo iPhone e Google Android, attualmente la piattaforma più diffusa in campo smartphone nel Paese asiatico. Detto che l'obiettivo di cui sopra è stato fissato senza precisi orizzonti temporali, è chiaro invece il modo attraverso il quale i Windows Phone aspirano a salire sul trono del mercato: costi all'utente finale estremamente competitivi.

Che la Cina sia un bacino di vendite molto appetibile per i vendor di telefonini non è certo una novità e gli ultimi dati resi noti da Idc parlano in tal senso chiaro: nel 2012 la domanda di smartphone cinese dovrebbe salire del 52% a quota 137 milioni di unità, una cifra che significherebbe il sorpasso (e sarebbe una primizia assoluta) nei confronti degli Usa. Non meno significativo il dato reso noto oggi dalla società specializzata Flurry, secondo cui a febbraio, per la prima volta, la Cina ha superato gli Stati Uniti per numero di nuove attivazioni di dispositivi basati su iOs e Android e stabilito il nuovo record di apps scaricate e relative sessioni d'uso.

Microsoft non vuole evidentemente farsi scappare l'occasione ed ecco spiegato perchè Leung parla di una strategia mirata a posizionare Windows davanti a tutti ribassando continuamente i prezzi al consumo degli apparecchi. Fino a che livello? Lo stesso Leung ha fissato l'asticella nell'ordine dei mille yuan (l'iPhone 4S con 16 Gbyte fi memoria ne costa poco meno di 5mila), l'equivalente di circa 160 dollari. Senza specificare però quale produttore (fra Nokia, Htc, Samsung e la cinese Zte) sarà in grado di cavalcare tale scommessa "low cost".

L'ambizione, per quanto lecita, si scontra però al momento con una realtà che vede i Windows Phone (i dati, previsionali, sono sempre di Idc) accaparrarsi quest'anno circa il 7% del mercato cinese, rispetto al 12% di Apple iOs e al 70% di Android. Meglio dovrebbe andare nel 2013 e soprattutto nel 2016, quando la share della piattaforma mobile di Microsoft è destinata a salire al 20% e permetterebbe al gigante di Redmond di mettersi alle spalle Apple (accreditata del 16% del venduto di smartphone) e di avvicinare un poco la posizione dominante del sistema operativo di Google (per cui si stima una quota di mercato del 60%). Scalzare Android dal trono sembra un traguardo al momento irraggiungibile, ma sul piatto i Windows Phone metteranno il plus del prezzo di listino. Almeno questo si evince dalle dichiarazioni del numero uno di Redmond in Cina.

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