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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2012 alle ore 20:41.

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«Meglio tardi che mai». Ironia e soddisfazione nelle parole con cui il deputato Guglielmo Vaccaro (Pd) commenta a caldo la diffusione della circolare delle Entrate che chiarisce le modalità applicative della legge "Controesodo/Italians", per agevolare il rientro in Italia dei nostri "cervelli all'estero". Qualche giorno fa, pur di smuovere dall'inerzia l'Agenzia, il deputato era arrivato ad annunciare le proprie dimissioni dal Parlamento se il Fisco non avesse provveduto a spiegare l'attuazione della legge 238/2010 che regola i benefici e che lo vede tra i promotori.

L'importanza del "fattore tempo"
L'Agenzia, sottolinea ora soddisfatto, «probabilmente negherà ogni rapporto di causa-effetto», ma è difficile «non cogliere un nesso». Il fattore tempo - nell'adottare una politica di agevolazioni per i nostri giovani così come nello spiegare le modalità applicative - «è una variabile decisiva, che può determinare le scelte di chi in questi tempi di crisi sta valutando dove vivere e lavorare». Il tempo, aggiunge, «dovrebbe essere un fattore fondamentale anche per l'Agenzia, così sollecita con i cittadini quando si tratta di far rispettare una scadenza o un adempimento fiscale»: per farlo capire, «mi era ormai rimasta solo la "stampella" del mandato, che ero pronto a rimettere pur di ottenere una reazione».

Emigrazione, fenomeno sottovalutato
La provocazione non è stata inutile, evidentemente, anche se rimane il problema di una complessiva sottovalutazione del fenomeno emigrazione dei nostri giovani: parliamo di 10mila all'anno, soprattutto laureati, circa 100mila casi nell'ultimo decennio, anche se i numeri effettivi si avvicinano probabilmente ai 150mila». «Una platea molto qualificata, difficile da convincere dopo che hanno fatto esperienza di Pubbliche amministrazioni più efficienti e affidabili della nostra. La circolare può ora far finalmente far pendere l'ago della bilancia verso il nostro paese». Se la politica portata avanti dall'Italia sui cervelli in fuga" è quella giusta, conclude, «lo capiremo da domani, valutando la risposta dei giovani alla circolare. Lo ripeto, meglio tardi che mai».

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