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Il Nobel Angus Deaton: «Non date la colpa alla globalizzazione»

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PREMIATO NEL 2015

Il Nobel Angus Deaton: «Non date la colpa alla globalizzazione»

Angus Deaton (Afp)
Angus Deaton (Afp)

Viviamo in tempi di grandi sconvolgimenti politici causati dall'insoddisfazione di molte persone per l'andamento dell'economia. E' tutta colpa della globalizzazione? Angus Deaton, premio Nobel per l'economia nel 2015, in questa intervista sostiene che è sbagliato e, soprattutto, pericoloso considerare la globalizzazione come il capro espiatorio dell'attuale percorso accidentato dell'economia mondiale.

Il Nobel Angus Deaton: «Non date la colpa alla globalizzazione»

Se, infatti, oltre che agli ultimi anni travagliati, si guarda anche a una prospettiva di lungo periodo, non si possono non evidenziare gli straordinari risultati che la crescita economica ha prodotto in tutto il mondo: riduzione della povertà globale per un miliardo di persone, crescita del reddito, maggiori aspettative di vita, migliori condizioni di salute e più elevati livelli di istruzione.

“Se si inizia ad attaccare la globalizzazione o a frenarla, o innalzare muri commerciali o barriere – sottolinea Deaton - ciò produrrà più danni che vantaggi”. Anzi, “danni incalcolabili a milioni di persone in tutto il mondo”.
Resta tuttavia il problema, come dimostra lo studio di Deaton sul declino della classe media bianca, che la crisi prolungata sta mettendo anche gruppi sociali una volta protetti.

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