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Questo articolo è stato pubblicato il 02 giugno 2012 alle ore 12:45.
Come sarà l'Italia del 2020? Come si presenteranno le città, a partire da Milano? Si riprenderà il mercato immobiliare? Domande, queste, che assillano famiglie e operatori, oggi alle prese con tutti i drammi economici e sociali che conosciamo. Ma se si ha la forza di alzare lo sguardo verso l'orizzonte probabilmente si riuscirà a recuperare un certo ottimismo. Come fa Scenari Immobiliari, istituto di ricerche indipendente, che la prossima settimana presenterà a Milano la ricerca sugli Scenari al 2020, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare.
Il quadro socio-economico. Nel 2020 saremo più vecchi: su questo non c'è dubbio, perchè rispetto a oggi saranno passati otto anni. Ma sarà la società stessa a essere più anziana, con un indice di invecchiamento pari al 166%, contro il 144% del 2010. Un Paese con un numero sempre maggiore di anziani è anche un Paese che necessita di un ripensamento, oltre che dei sistemi pensionistici e del mercato del lavoro, anche dell'offerta dei servizi alla persona. L'incremento di malattie degenerative e di problemi sanitari legati all'età fa crescere i bisogni di figure professionali adatte alla cura degli anziani, con servizi speciali e innovativi che possano consentire alle famiglie di poter mantenere un livello di vita qualitativamente sopportabile.
Sempre nel 2020, ci saranno anche più immigrati, che saranno diventati l'11% della popolazione, mentre oggi i "nuovi italiani" sono il 7,5% della popolazione totale, in linea con la presenza straniera negli altri Paesi europei, più che triplicati rispetto a dieci anni fa. Le economie delle città e dell'intero Paese saranno sempre più basate sul terziario e sui servizi rispetto ad ora. Inoltre crescerà il peso dell'edilizia green.
Il sistema educativo. La spesa pubblica in istruzione e formazione è un elemento indicativo delle politiche intraprese in materia di crescita e sviluppo: in Italia l'incidenza sul Pil è del 4,8% nel 2009 (fonte Istat), inferiore a quello di molti Paesi europei (la Danimarca arriva all'8%) così come alla media dell'Ue 27 pari al 5,6 per cento. Nella valorizzazione del capitale umano la formazione universitaria riveste un ruolo fondamentale, e anche in questo caso l'Italia deve recuperare diverse posizioni: attualmente solo il 19% della popolazione tra i 30 e i 34 anni è laureata (addirittura il 15% se consideriamo solo gli uomini, ultimi in Europa), con un obiettivo italiano per il 2020 del 26%, mentre l'Europa si pone addirittura il traguardo del 40 %.
Il mercato immobiliare. Più nero non si può. È come appare oggi il mercato del mattone in Italia, e non solo. Ma secondo i ricercatori di Scenari Immobiliari assisteremo a un giro di boa tra il 2013 e il 2014, fino ad arrivare a un buon posizionamento nel 2020, quando il mercato immobiliare fatturerà 180 miliardi di euro, pari a una crescita del 62% (in moneta corrente) rispetto al 2011, crescita quantitativa che andrà di pari passo con quella qualitativa. Il peso degli investimenti immobiliari dei grandi investitori dovrebbe aumentare di circa il 50% rispetto al 2011, anche perché l'immobiliare sarà utilizzato per proteggere previdenza e pensioni, e gli investimenti indiretti avranno un'importanza sempre maggiore. Scenari Immobiliari prevede che il patrimonio detenuto dalle diverse forme di fondi immobiliari supererà quota 70 miliardi di euro, con un forte apporto del settore pubblico.
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