Ancora una trimestrale, la terza del 2015, in flessione per il mercato dei personal computer. L'accenno di ripresa evidenziatosi a metà anno ha lasciato il posto a una nuova fase di sofferenza per i produttori. Complice anche il dollaro forte. Le indicazioni che arrivano da Idc e Gartner sono sostanzialmente allineate: la prima parla di una frenata del 7,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, la seconda si spinge fino a un saldo negativo del 10,8%. Nel mondo sono state vendute circa 75 milioni di unità (tablet esclusi).
Quali le indicazioni che emergono dai due report? Gli effetti della disponibilità di Windows 10, innanzitutto, non si vedono ancora e sono attesi nel lungo periodo; la disponibilità gratuita del sistema operativo di Microsoft ha ridato al momento nuova vita a notebook e desktop con a bordo Windows 7 e Windows 8. Quando questi saranno obsoleti, scatterà la domanda di sostituzione.
Se il 2016 è visto dagli analisti come il vero anno della ripresa del personal computer, ci sono comunque categorie che offrono buoni riscontri anche oggi, vedi gli ultrabook di fascia alta negli Stati Uniti o la nuova generazione di sistemi ibridi e 2 in 1. Quanto ai vendor, Lenovo si conferma ancora regina del settore con una quota di mercato pari a circa il 20%. Alle sue spalle c'è Hp (con circa il 19%) e quindi Dell (terza con il 14%). Fuori dal podio spicca il quarto posto di Apple, salita al 7,5% di share in volume grazie ai nuovi MacBook e fra i pochissimi marchi a chiudere il periodo con vendite in crescita anno su anno.
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