Cancellieri, Cuperlo rilancia:
esiste un problema di opportunità politica

«Non è in discussione la correttezza del ministro Cancellieri, quel che ho posto è un problema di opportunità politica: se esistono tutte le ragioni di serenità per adempiere appieno a una funzione particolarmente delicata come è quella del Guardasigilli» . Così il candidato alla segreteria Gianni Cuperlo, a margine della tappa in Piemonte in vista delle primarie del Pd, torna sul caso Cancellieri, ancora nella bufera dopo le rivelazioni sulle telefonate con Antonino Ligresti (fratello di Salvatore e amico di vecchia data della Cancellieri) in merito alle condizioni di salute in carcere di Giulia Ligresti, indagata nell'inchiesta Fonsai. «Saranno il premier e il ministro della Giustizia a fare le valutazioni necessarie - ha aggiunto -. Ascolteremo quello che riferiranno nelle prossime ore. Poi riuniremo i gruppi parlamentari e decideremo. Su vicende così delicate non si procede in ordine sparso, ci si riferisce ad un partito e ad un gruppo parlamentare».

Cuperlo torna ad adombrare insomma l'ipotesi dimissioni. Un'ipotesi che non dispiacerebbe affatto anche a Matteo Renzi. Ieri il sindaco, parlando con i suoi, senza chiedere ufficialmente il passo indietro, ha ribadito la sua linea dura spiegando: «se fossi stata in lei mi sarei già dimessa».

A incalzare Renzi è il M5s la cui mozione di sfiducia nei confronti del ministro si voterà mercoledì 20 novembre alla Camera. «Renzi in tv ha detto che Cancellieri si sarebbe dovuta dimettere - afferma Alessandro Di Battista, deputato M5S - se ha 150, 200 parlamentari come dice di avere, consigli vivamente loro di votare la nostra mozione di sfiducia».

Il ministro della Difesa Mario Mauro difende invece il Guardasigilli. E assicura: «Io sto a quello che dice il ministro Cancellieri». Sulla stessa lunghezza d'onda il neo segretario di Scelta civica, Stefania Giannini, che dice: «Finché non ci saranno elementi certi che ci indurranno a cambiare opinione il nostro sostegno rimane».

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