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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2013 alle ore 18:48.

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L'Iran lancia nello spazio un gatto persiano

È un gatto persiano il prossimo animale che l'Iran potrebbe lanciare nello spazio nell'ambito dei propri esperimenti per l'invio del primo astronauta iraniano previsto per la fine di questo decennio. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Irna citando un responsabile dell'agenzia spaziale iraniana.
«Il principale volontario» per la missione è «un gatto persiano», della «razza famosa nel mondo», ha detto con una discutibile interpretazione di volontà feline ed evidente orgoglio nazionalistico Mohammad Ebrahimi, capo del centro di ricerca per i vettori aerospaziali dell'agenzia spaziale iraniana.

L'indicazione della razza di felino a pelo lungo e muso schiacciato, col nome derivato da quello dell'antico Iran (la Persia), precisa i contenuti di un annuncio fatto una settimana fa quando era stato segnalato da fonte ufficiale che si stava scegliendo tra una scimmia, un topo, un coniglio o, appunto, un «gatto».
La scelta dell'animale segue il controverso caso della scimmia che erano già stata lanciata nello spazio e riportata viva e vegeta sulla terra nel gennaio scorso. La stampa britannica, citando evidentemente interessate fonti israeliane, avevano sostenuto che l'esperimento sarebbe stato un falso dato che l'animale mostrato al ritorno dalla missione era molto diverso da quello delle immagini filmate prima della partenza del vettore, forse a causa della morte dell'animale per infarto a causa dello stress. Con dovizia di dettagli i media iraniani hanno invece sostenuto la riuscita del viaggio della «prima scimmia astronauta iraniana», di nome «Aftab» (sole), per la quale in marzo era in allestimento una grande gabbia d'onore presso uno zoo o un museo in cui sarebbe stato ospitato l'animale dopo l'elaborazione di tutti i dati di cui era portatore.

A parte l'aspetto animalistico delle sofferenze che produce lo stress di un lancio in orbita, la questione delle scimmie e dei gatti lanciati nello spazio dagli iraniani viene seguito con preoccupazione dalla comunità internazionale anche per altri motivi: in Occidente c'è chi sospetta che l'Iran, malgrado le proprie smentite, cerchi di sviluppare vettori balistici a lunga gittata in grado di portare testate convenzionali o nucleari (di cui peraltro la repubblica islamica non dispone affatto anche secondo i più sospettosi detrattori). Per questo vi erano state condanne per i vari lanci di satelliti susseguitisi dal 2009.

In particolare, per il lancio della scimmietta Aftab, gli Stati Uniti avevano denunciato la violazione di una risoluzione dell'Onu. L'Iran peraltro sottolinea sempre di essere uno dei 24 membri fondatori della Commissione delle Nazioni Unite sull'uso pacifico dello spazio extra- atmosferico (Copuos) creata nel 1959.

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