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Questo articolo è stato pubblicato il 15 aprile 2013 alle ore 11:21.

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Reduci da un lungo viaggio Cina-Turchia-Italia, due falsi informatori scientifici di origine serba sono stati fermati agli arrivi internazionali dell'aeroporto di Fiumicino dalla Guardia di Finanza e del personale del Servizio di vigilanza antifrode dell'Agenzia delle Dogane con due valige di medicinali stimolanti taroccati: ben quindicimila compresse di "Cialis" e mille flaconi di gocce "Spanish Fly" contraffatti e "made in Cina". Con molta probabilità, le compresse e i flaconi sequestrati erano destinati al commercio clandestino via Internet, con la possibilità di fruttare oltre 200 mila euro.

Senza documenti capaci di giustificare la provenienza dei falsi medicinali, i due "informatori" sono stati denunciati a piedi libero alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per importazione di prodotti con marchi contraffatti, frode in commercio e reati contro la salute pubblica: pasticche e gocce erano infatti perfette imitazioni degli originale che avrebbero tratto in inganno chiunque, mettendo seriamente a rischio la salute dei consumatori perché realizzati con sostanze dannose per la salute, su cui gli stanno lavorando gli specialisti del laboratorio centrale delle Dogane per stabilirne l'esatto grado di pericolosità.

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