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Varoufakis: statuto Bce scritto dalla Bundesbank. «Immaginiamo un…

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il ministro greco al meeting di cernobbio

Varoufakis: statuto Bce scritto dalla Bundesbank. «Immaginiamo un nuovo Qe con bond Bei»

CERNOBBIO - Varoufakis all'attacco con una proposta a favore delle crescita per mettere in ombra un'Europa tutta votata all'austerità. «Immaginiamo una forma alternativa di Qe finanziato al 100% da obbligazioni della Banca europea degli investimenti con la Bce che compra questi bond sui mercati secondari: mi piacerebbe chiamarlo “piano Merkel”», è la proposta del ministro delle Finanze greco al meeting Ambrosetti di Cernobbio.

«Mi piacerebbe vivere negli Stati Uniti d'Europa. Ma perché questa crisi è in corso? Lasciatemi fare un esempio di quello che proporrò nel corso delle discussioni: un'europeizzazione decentrata», ha spiegato Varoufakis nella prima sessione di lavori del workshop Ambrosetti, coordinata da Vittorio Grilli con Mario Monti tra i relatori. «In Europa abbiamo la Banca Europea degli Investimenti, la Bei. Immaginiamo una forma alternativa di Qe in cui la Bei chiede ai governi di guidare un programma per la ripresa degli investimenti, che mi piacerebbe chiamare “piano Merkel”», ha spiegato il ministro greco. «Immaginate che questo sia finanziato al 100% attraverso obbligazioni emesse dalla Bei con la Bce che opera sui mercati secondari pronta a comprare bond della Bei. Questo - ha proseguito - risolverebbe problemi operativi della Bce perché improvvisamente comprerebbe un solo pezzo di carta con rating tripla A senza doversi preoccupare dei diversi titoli di stato». «Allo stesso tempo - ha concluso - eviterebbe i problemi menzionati che il Qe ha avuto altrove e che avrà sempre di più in Europa con prezzi degli asset gonfiati e fallendo nel ravvivare gli investimenti. Questo tipo di Qe in partnership con la Bei trainerà gli investimenti direttamente».

Informalmente sarebbe una via per raggiungere gli euro bond, una mutualiazzazione non dei debiti ma delle spese per investimenti europei e quindi troverebbe l'opposizione dei tedeschi e dei Paesi del nord Europa.

Varoufakis ha aggiunto che lo statuto della Bce è stato scritto dalla Bundesbank, e che queste regole non vietano le ristrutturazioni del debito greco, e comunque le regole si devono e possono cambiare se non funzionano. «L'unico aspetto radicale è che non accettiamo la nozione che un programma fallito debba essere accettato e continuato semplicemente perché le regole sono regole e non devono evolvere», ha detto. «Le regole devono seguire gli interessi dell'Europa: non abbiamo mai avuto l'Efsf, il Fondo di stabilità finanziaria. Mi dicono che la Bce non accetterà mai discussioni circa lo swap perché è scritto nello statuto. Mi dispiace, signore e signori, ma lo statuto è stato scritto dalla Bundesbank. E non accetto che la Bundesbank, autrice dello statuto della Bce, abbia mai immaginato che Trichet avrebbe comprato titoli greci, quindi non vedo come lo statuto della Bce vieti qualsiasi tipo di ristrutturazione di quei titoli».

Le parole di Varoufakis sono state accolte dagli applausi e dalla simpatia dei presenti, al punto che un sondaggio condotto al termine dell'intervento ha promosso le azioni intraprese dal governo greco (per il 39% sono buone, per l'8% eccellenti, in totale il 47%), a cui si aggiunge il 21% che le giudicano neutrali.

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