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Vivendi presenta quattro nomi per far ingresso nel cda Telecom

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Vivendi presenta quattro nomi per far ingresso nel cda Telecom

Quattro nomi, tutti francesi, per integrare il consiglio di amministrazione di Telecom Italia. Prima dello scadere del termine, alla mezzanotte di domenica, Vivendi ha presentato la richiesta di integrazione dell'ordine del giorno dell'assemblea Telecom già convocata il 15 dicembre per la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, proponendo la nomina di quattro amministratori e alzando di conseguenza il numero dei consiglieri da 13 a 17.

Si tratta di quattro nomi di peso, a partire dal ceo Arnaud de Puyfontaine. Ad affiancarlo ci sarà anche Stéphane Roussel, chief operating officer e membro del comitato di gestione di Vivendi, nonché ex amministratore delegato di Sfr, il secondo operatore mobile transalpino che Vivendi ha da poco ceduto al patron di Altice/Numericable, Patrick Drahi. C'è poi il direttore finanziario Hervé Philippe, che nei mesi scorsi era sembrato il più scettico alla prospettiva di un ritorno di Vivendi nel settore delle tlc, tanto da definire più di una volta la partecipazione in Telecom Italia come una posizione “opportunistica”.

A completare l'elenco la “quota rosa”, indipendente, Fèlicité Herzog, oggi consulente con un lungo curriculum che spazia dall'alta finanza (Lazard, JP Morgan, Apax, Madison Dearborn) alle esperienze societarie (Publicis e il gruppo nucleare Areva).
La nomina dei nuovi amministratori in assemblea sarà in sede ordinaria: basterà cioè la maggioranza semplice del 51% dei presenti. Vivendi, con il suo 20,03%, non dovrebbe incontrare difficoltà dal momento che, secondo stime di mercato attendibili, gli investitori istituzionali che parteciperanno all'adunanza non dovrebbero superare il 15%-18%: se anche tutti votassero contro (cosa altamente improbabile), Vivendi avrebbe comunque i numeri per fare eleggere i suoi candidati.

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