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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2013 alle ore 08:30.

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Il quadro è certamente complicato ma, alla fine, nei 749 commi della legge di Stabilità, il conto tra minori e maggior entrate fiscali fa pendere la bilancia a favore dell'Erario, con 2,1 miliardi in più. La differenza è data in gran parte da imposte nuove o rimodulate, elencate nelle schede qui a fianco. Anche se non mancano risparmi per i contribuenti.
Vediamo in ordine le disposizioni più importanti della legge di Stabilità che, insieme ad altre misure previste in altri provvedimenti, contribuiranno a definire il 2014 fiscale dei contribuenti.
Le nuove tasse
La legge di Stabilità (n. 147/2013, pubblicata sul supplemento ordinario n. 87 alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27 dicembre, in vigore dal 1° gennaio 2014) prevede anzitutto il taglio delle detrazioni fiscali "generiche": entro il 31 gennaio devono essere adottati provvedimenti di razionalizzazione per assicurare maggiori entrate per 482 milioni già nel 2014, 772,8 milioni per il 2015 e a 564,7 milioni a decorrere dal 2016. Il problema è che senza questo provvedimento (che oggettivamente ha termini strettissimi) la detrazione standard del 19% sarà ridotta al 18% già per il 2013 e al 17% a decorrere dal 2014.
Sempre sul fronte delle razionalizzazioni, nella legge di Stabilità si stima che dalla verifica di conformità dei crediti d'imposta Irpef, Ires e Irap per la compensazione deriveranno 460 milioni già nel 2014. E ancora in materia di crediti d'imposta, con Dpcm (da adottare entro il 31 gennaio 2014), si interverrà su specifiche agevolazioni tributarie e crediti, stabilendo le percentuali di fruizione in misura pari ad almeno l'85% ma in modo da creare effetti positivi per 310 milioni già per il 2014.
Sale dal 2014 (dall'1,5 per mille al 2 per mille) l'imposta di bollo sulle «comunicazioni periodiche alla clientela relative a prodotti finanziari» fatte dalle banche, compresi i depositi bancari e postali; è stata però cancellata la soglia minima di 34,20 euro e aumentata (per i soggetti diversi dalle persone fisiche) la misura massima 4.500 a 14.000 euro. Cambia anche l'imposta di bollo, con una misura forfettaria pari a 16 euro, sulle istanze, sugli atti e sui provvedimenti trasmessi in via telematica. Cresce, poi, l'Ivafe (l'imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero) dall'1,5 per mille al 2 per mille).
Colpite, poi, le "pensioni d'oro" con la previsione, per gli anni 2014, 2015 e 2016, di un contributo di solidarietà dal 6 al 18%, sui trattamenti pensionistici obbligatori sopra determinati limiti (da 14 a 30 volte il trattamento minimo Inps).
Scattano anche gli aumenti (per gli anni 2017 e 2018) delle accise sulla benzina, con e senza piombo e sul gasolio carburante, assicurando maggiori entrate non inferiori a 220 milioni per il 2017 e a 199 milioni per il 2018.

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