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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2011 alle ore 17:24.

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Per resistere a shock particolarmente sfavorevoli, le banche italiane hanno bisogno di una ricapitalizzazione pari a 15,4 miliardi di euro. La stima arriva dall'Autorità bancaria europea (Eba), l'organismo che dal primo gennaio di quest'anno ha il compito di sorvegliare il mercato bancario dell'Unione. Alle banche europee nel loro complesso servirebbero invece 114,7 miliardi di euro di nuovo capitale. In particolare, agli istituti di credito della Germania occorrerebbero 13,1 mld; a quelle francesi 7,3 mld, 26,2 mld per quelle spagnole.

Unicredit fra le banche che necessitano di maggior ricapitalizzazione
Santander, Unicredit e BBVA sono gli istituti che necessitano di maggiori ricapitalizzazioni. La quantificazione del fabbisogno di capitale complessivo per la banca italiana è di 7.974 milioni di euro (ma lo scorso 14 novembre l'istituto aveva già deliberato un aumento di capitale per 7,5 miliardi). Quanto alle altre principali banche italiane, l'Eba stima un fabbisogno di rafforzamento patrimoniale di 3,267 miliardi per Mps e di 2,73 per Banco Popolare. Confermata, invece, l'adeguatezza patrimoniale di Intesa.

Le banche italiane contestano la metodologia
Le banche italiane, in linea con le aspre critiche rivolte nelle scorse settimane all'iniziativa dell'autorità europea, hanno ribadito nettamente la presa di distanza in particolare sulla metodologia adottata dall'Eba per l'esercizio sul capitale. Le differenze rispetto al comunicato pubblicato ad esempio da UniCredit sono evidenti; ad iniziare dal 'con ogni riserva' indicato sia dalla banca senese che dal Banco Popolare riguardo alla presa d'atto della comunicazione delle autorita' di vigilanza (Eba e Banca d'Italia). Il cuore dell''insubordinazione' rispetto al modello di comunicato uguale per tutti, e' tuttavia nel passaggio sulla metodologia utilizzata dall'Eba e alla base dell'esercizio. Secondo l'Eba è stata definit a allo scopo di assicurare «un'applicazione uniforme» a tutte le banche europee partecipanti all'esercizio. Le due banche italiane, invece, aggiungono: «Tale affermazione è da riferirsi esclusivamente alla responsabilità dell'Eba» con una frase non contemplata nel modello Eba.

Bankitalia: in stadio avanzato rafforzamento coefficienti patrimoniali Commentando i risultati sui nuovi requisiti patrimoniali, Bankitalia afferma che gli istituti di credito italiani hanno la capacità di «resistere a shock particolarmente sfavorevoli» precisando che «alcune misure per il rafforzamento dei coefficienti patrimoniali sono già a uno stadio avanzato ed esse contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi previsti, evitando ricadute negative sulla capacità delle banche di finanziare l'economia». Quale Autorità di vigilanza nazionale, la Banca d'Italia annuncia che esaminerà insieme all'Eba «i piani con lo scopo specifico che essi non pregiudichino la capacità delle banche di finanziare le economie nell'attuale fase congiunturale».

Critiche pesanti dalla Germania: «Risultati arbitrari»
Critiche pesanti alle stime dell'Eba sono arrivate dalla Germania: per la locomotiva di eurolandia si tratta di risultati «arbitrari» che non servono a stabilizzare il mercato. «Questo é esattamente il contrario. È inconcepibile aver mantenuto il livello di mezzi propri al 9% arbitrariamente deciso, tenendo conto dei rischi derivanti dai titoli di Stato europei», afferma il direttore della Federazione tedesca delle banche private, Michael Kemmer, attraverso una nota. È chiaro - precisa - che é ridondante esigere entrambe le cose perché questo ha come effetto di gonfiare artificialmente il bisogno di ricapitalizzazione degli istituti di credito. Inoltre, continua la nota, il fatto che l'Eba abbia più volte cambiato i suoi metodi di calcolo e i suoi criteri ha «minato la sua credibilità». I risultati «aggravano le tensioni sui mercati finanziari» e «non si possono escludere conseguenze negative sulla crescita delle economie europee», si legge ancora nel comunicato.

Le banche hanno tempo per adeguarsi fino al 20 gennaio
Le banche avranno tempo fino al 20 gennaio per presentare i loro piani di ricapitazzazione e fino a fine giugno per rispettare i nuovi requisiti di capitale. Nella nota dell'Eba si conferma l'indicazione che le banche non potranno considerare nel computo del capitale di migliore qualità gli strumenti ibridi di patrimonializzazione già emessi a meno che non li convertano nel capitale di qualità migliore entro il prossimo mese di ottobre.

Le 10 banche che hanno maggior bisogno di capitale (in mld di euro)
Santander: 15,3
Unicredit :7,97
BBVA 6,33
Dexia 6,30
Commerzbank 5,31
Bpce 3,7
Monte Paschi 3,27
Deutsche Bank 3,24
Banco Popolare 2,73
Banco Popular Espanol 2,58

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