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Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2014 alle ore 13:05.

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Il sistema fiscale italiano rende il nostro contesto economico poco appetibile per gli investitori esteri. Lo ha sottolineato Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, che ha partecipato oggi a Milano al convegno «Il fisco per lo sviluppo». «Il sistema fiscale italiano - ha detto - é frutto di sovrapposizioni e stratificazioni normative e non contribuisce certo a rendere il nostro contesto economico un terreno apetibile per gli investitori esteri». Più in generale Befera ha richiamato la necessità di avere «certezza e stabilità» delle regole fiscali, un fatto «essenziale per le aziende ma anche per l'Agenzia delle entrate».

Troppe incertezze
Per Befera «le incertezze, le modifiche continue, il dover correre dietro ai cambiamenti delle regole dovuti alle esigenze del gettito creano difficoltà anche alle amministrazioni finanziarie nel rapporto con contribuenti e imprese».

Le sanzioni dovrebbero essere graduate
Befera ha anche dato delle indicazioni riguardo ai regimi sanzionatori: «Le sanzioni amministrative dovrebbero essere graduate anche tenendo conto della storia fiscale dei soggetti - ha detto - le sanzioni penali dovrebbero essere limitate ai casi di effettiva frode, applicandole in misura proporzionale ai ricavi delle aziende e non partendo da cifre fisse». Befera ha ricordato l'attività di «tutoraggio» nei confronti delle grandi imprese, anticipando l'intenzione di trasferirla anche alle medie imprese, che attraverso un dialogo preventivo potrebbero così conoscere meglio le problematiche fiscali.

Tolleranza zero per i comportamenti evasivi
Secondo Befera «é essenziale che il Fisco si muova con grande equilibrio per incidere con 'tolleranza zero' nei confronti di comportamenti evasivi o di pianificazione fiscale aggressiva e, allo stesso tempo, con grande senso di responsabilità in relazione a quei fenomeni che tali non sono». Il Fisco, chiude, «ha una funzione essenziale in fase di crisi, un effetto redistributivo che é frenato dall'evasione».

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