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Renzi: «Riforme all’ultimo miglio». Afghanistan,…

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il premier a venezia

Renzi: «Riforme all’ultimo miglio». Afghanistan, «forse rimarremo un altro anno»

«Questa fase, molto appassionante e anche difficile, di riforme va verso la conclusione. Un anno fa se si fosse detto Jobs Act, pubblica amministrazione, scuola, riforma elettorale, riforma costituzionale, abbassamento delle tasse, si sarebbe detto “eccone un altro”. È legittimo non condividere il merito delle riforme ma bisogna riconoscere che le riforme ci sono e non ci credeva nessuno». Il premier Matteo Renzi, nel suo intervento all’inaugurazione del nuovo campus dell’Università Ca’ Foscari a Venezia, ha difeso l’operato del governo. Sottolineando che le riforme sono ormai «all’ultimo miglio». E che ora «inizia il bello: pensare all’Italia dei prossimi 20 anni».

«Università via dalla pubblica amministrazione»
Alla platea di docenti e studenti Renzi ha detto: «Proviamo a scrivere insieme le nuove regole per l’università e facciamolo partendo dalla prima: togliere l’università italiana dal perimetro della pubblica amministrazione». «Non si governa l’università - ha spiegato - con le stesse regole che ci sono per fare un appalto in una Asl». E ancora, il presidente del Consiglio propone che «si sappia, ogni anno, per un giovane che vuole studiare, quanti sono, se ci sono, i posti per poter diventare ricercatore per avere così la certezza di un percorso».

«Non sono esterofilo, ma cerco di far tornare cervelli»
Renzi ha ricordato le misure contenute nella legge di stabilità varata ieri: i «mille posti per i ricercatori» e quella “one shot” «per 500 professori che non devono essere necessariamente all’estero. Io non sono esterofilo, non credo che all’estero ci siano i cervelli in fuga e i pancreas in patria. Chi vuole andarsene se ne vada, il mio compito è cercare di farli tornare». E l’orizzonte è chiaro: «L’Italia ha recuperato un segno più che ancora oggi molti italiani faticano a vedere ma sarà stabile se nei prossimi anni ci concentreremo nell’investire sul capitale umano».

Afghanistan, decisione in corso su prolungamento missione
In un passaggio del discorso, Renzi ha inoltre affermato che l’Italia sta «decidendo in queste ore» quale posizione tenere in Afghanistan: «Stiamo valutando la richiesta americana di proseguire per un altro anno la nostra presenza. Avete sentito tutti cosa ha detto il presidente Obama».

«Italia dev’essere superpotenza culturale»
Più in generale, il premier ha ricordato l’importanza della cultura anche in chiave anti-terrorismo: «L’Italia fra cento anni sarà quella che sapremo costruire sarà un luogo evocativo se manterrà ruolo di superpotenza non militare o nucleare, non di superpotenza politica ma di superpotenza legata a valori culturali. È il soft power che ci salverà e Venezia è questo futuro, non è un museo a cielo aperto. Non da riempire con ricordi, ma con progetti». È l’arma da opporre a «chi vorrebbe cancellare il valore identitario stesso della nostra cultura: vale a Palmira, come per le università e i musei».

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