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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2013 alle ore 14:09.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2013 alle ore 16:31.

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Più forza al link scuola-lavoro, con la possibilità di valorizzare il contratto d'apprendistato a scuola, nelle università, negli Its (le super scuole di tecnologia post diploma di durata biennale). Per il diritto allo studio (e cioè borse di studio per universitari) si prevede un incremento di 100 milioni annui a partire dal 2014. E poi arriva un nuovo piano triennale, 2014-2016, di assunzione di circa 69mila docenti (di cui quasi 27mila sul sostegno) e 16mila Ata (il personale amministrativo). L'Aula del Senato converte in legge il dl Carrozza con 150 sì, 15 no e 61 astenuti. Il termine di scadenza era l'11 novembre. Soddisfazione è stata espressa dal ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, presente in aula fin dall'inizio delle votazioni. Complessivamente il provvedimento vale a regime circa 470 milioni, coperti con aumenti di imposte catastali e delle accise su birra e prodotti alcolici. Nel testo sono invece spariti i 41 milioni di euro per gli atenei migliori, risorse espunte per un problema tecnico. Ecco in sintesi tutte le novità contenute nel decreto Carrozza.

Più welfare per gli studenti
Si autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l'anno 2014 per l'attribuzione di contributi e benefici a favore degli studenti, anche con disabilità, delle scuole secondarie di primo e secondo grado in possesso di requisiti inerenti l'esigenza di servizi di trasporto e assistenza specialistica e la condizione economica. I contributi, erogati dalle regioni, sono esclusi dal patto di stabilità interno. Rispetto al testo originario del dl, durante l'esame alla Camera, sono stati eliminati il riferimento al requisito del merito negli studi, il riferimento a esigenze di servizi di ristorazione; sono stati inseriti i riferimenti agli studenti con disabilità e l'esigenza di assistenza specialistica.

Si parte con 100 milioni in più per il diritto allo studio
Si incrementa di 100 milioni di euro annui, a decorrere dal 2014, il fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio agli studenti universitari. Durante l'esame alla Camera, sono state inserite disposizioni riguardanti le informazioni da inviare agli studenti in merito alle borse di studio universitarie, la contribuzione da parte delle regioni al finanziamento delle borse di studio in favore degli studenti universitari, il versamento al fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio da parte dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di una quota parte (pari al 3 per cento) delle somme versate al Fondo unico giustizia.

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