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Case vacanze, riparte il mercato ma non i prezzi: Santa Margherita Ligure e Forte dei Marmi le più care

di Marzio Bartoloni

Capri (Marka)

3' di lettura

Dopo anni di tracollo negli anni bui della crisi il mercato delle case vacanza rivede la luce: l’anno scorso le compravendite nelle località turistiche sono cresciute del 20%. In calo invece ancora i prezzi (-2,5%). Con Santa Margherita Ligure che si conferma ancora una volta in cima alla classifica come destinazione più cara (13.600 euro a metro quadro). Completano il podio Forte dei Marmi (13.100 euro), Capri (13mila), seguite da alcune delle più rinomate località montane italiane: Madonna di Campiglio, Courmayeur e Cortina d'Ampezzo.

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Gli ultimi dati arrivano dall’osservatorio immobiliare turistico di Fimaa-Confcommercio con la collaborazione di Nomisma che ha “fotografato” l’andamento del mercato, attraverso l'analisi dei dati delle compravendite e delle locazioni di 203 località di mare e 112 di montagna e lago.

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Secondo l’Osservatorio rispetto al 2015 nell'ultimo anno le transazioni registrate a livello complessivo sono aumentate del 20,2%: in particolare, le località marine hanno fatto segnare un +19,9%, quelle montane un +23,5% e quelle lacuali un +15,2%. Lo studio ricorda come dopo il tracollo del 2012 (-26,6%), in corrispondenza della débâcle del mercato immobiliare nazionale e la flessione del 9,0% registrata nel 2013, nel corso del 2014 la tendenza generale si è invertita, facendo segnare una crescita progressiva delle transazioni che ha trovato il suo apice nel dato del 2016, pari al +20,2%. Anche dal comparto locativo emergono «segnali di maggiore stabilità in termini di valori».

Il dato medio, sintesi dei canoni richiesti in giugno, luglio e agosto nelle singole località turistiche monitorate, evidenzia un +0,4% su base annua. Con un canone medio settimanale ordinario ( per un appartamento con camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto spese incluse) di 370 euro per il mese di giugno, 530 euro per luglio e 685 euro per agosto. Chi compra un casa al mare o in montagna lo fa principalmente per utilizzarla (64,1%), mentre le quote restanti sono riconducibili a finalità di investimento (19,3%) o ad un misto delle due tipologie (16,6%). Infine nel complesso la domanda di abitazioni per vacanza proviene da italiani nell'80% dei casi, il 20% da (in crescita di 5 punti rispetto all'anno precedente).

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(€/mq) (Fonte: Nomisma e Fimaa-Confcommercio)

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Se le compravendite sono tornate a crescere sensibilmente, continuano invece a calare i prezzi. Nel 2017, il prezzo medio per l’acquisto di un’abitazione turistica in Italia si attesta a 2.229 euro al metro quadro commerciale, con un trend dei prezzi di vendita delle case per vacanza in ulteriore contrazione: il dato medio fa segnare una flessione annua pari infatti al 2,5%. L’Umbria è la regione che ha registrato il calo più intenso (-4,5%), a seguire Abruzzo, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana e Valle d'Aosta. Nelle località marine, il calo maggiore dei prezzi medi di compravendita di appartamenti nel 2017 si registra in Abruzzo (-3,2%), quello più contenuto in Puglia (-0,9%); tra le località di montagna o lago la maggiore variazione negativa è in Umbria (-4,6%) e, a seguire, in Abruzzo (-3,1%), mentre in Calabria si è rilevata una sostanziale stabilità (0,0%). Gli arretramenti più marcati sono state nelle località minori dell’Abruzzo, con variazioni annuali in parecchi casi superiori al -6%, seppure non siano mancate riduzioni significative anche in corrispondenza di alcune delle località italiane più rinomate (Forte dei Marmi -4,4%, Santa Margherita Ligure -4,3%, Sorrento -4%, Madonna di Campiglio -3,4%).

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