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Padoan, sui conti moderato ottimismo. Bruxelles: verso il…

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presentazione libro del direttore napoletano

Padoan, sui conti moderato ottimismo. Bruxelles: verso il superamento dell’esame Ue

«Se si completa il programma di riforme strutturali, due anni sono un periodo sufficiente per vedere una crescita superiore a quella che vedono ora i modelli economici». Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a Milano per la presentazione del libro “Un viaggio in Italia”, scritto dal direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano.

Abbiamo fatto i compiti a casa: moderatamente ottimista per i conti
«Noi abbiamo fatto i compiti a casa con fatica, ma con buoni risultati. L' esame è molto duro, ma non si guarda solo ai numeri oggi, ma anche a quello che saranno in futuro», ha detto il ministro dell'Economia interpellato a proposito dell'esame a cui i conti italiani saranno sottoposti a Bruxelles nei prossimi giorni. L'Italia è da tre anni in recessione, ha aggiunto il ministro, «affronta un esame molto duro, dove però si guarda anche al futuro. Tutto questo mi rende moderatamente ottimista».

Italia verso il superamento dell’esame Ue
Intanto da Bruxelles fonti europee fanno sapere che l’esame della legge di stabilità dal punto di vista degli squilibri macroeconomici non porterà all'apertura di una procedura correttiva. La previsione arriva in vista del dibattito orientativo che si svolgerà mercoledì nel collegio de commissari e che, secondo le fonti, «si concentrerà più sulla Francia».

Quadro della crescita più roseo, ma servono altri sforzi
Secondo Padoan il livello raggiunto dall'euro è quello «giusto. Inoltre l'energia costa la metà e la politica monetaria europea finalmente fa quello che gli è stato chiesto. Queste tre cose rendono il quadro della crescita un po' più roseo. L'Italia però farebbe un grande errore se pensasse di non dover fare altri sforzi».

Germania paese più potente, ma non può governare da sola
«La Germania è il Paese più potente ed efficace, ma non può governare da sola. La Germania ha bisogno dell'Europa e l'Europa ha bisogno della Germania. Si tratta di trovare una visione comune», ha detto il ministro dell'Economia. Il modello tedesco, visti i risultati economici, ha mostrato di essere molto efficace, ha rilevato Padoan. Certo, dal punto di vista delle politiche «ognuno deve fare bene i compiti a casa» come chiede la Germania, ma c'è anche una dimensione di sistema che va tenuta in considerazione. La critica che va mossa alla Germania è quindi «quella di dimenticarsi che c'è una dimensione sistemica e non solo nazionale». Padoan ha anche sottolineato di avere un ottimo rapporto con il suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble e ha precisato: «non è arrogante, dice solo che le regole vanno rispettate».

Grecia: costruito un sentiero di fiducia reciproca
Sulla Grecia «è stato costruito un sentiero su cui aumenta la fiducia reciproca», ha affermato il ministro del Tesoro, commentando l'accordo trovato venerdì all'Eurogruppo sull'estensione del piano di aiuti alla Grecia. «Tutto quello che rafforza il funzionamento dell'euro - ha aggiunto - porta vantaggio all'Italia». Ci sono regole condivise da tutti i Paesi dell'Unione europea, ha detto il ministro, « e vanno rispettate perché suppliscono al problema molto grave della mancanza di fiducia reciproca: da lì si parte per fare delle concessioni, la flessibilità fa benissimo, ma deve partire dalla fiducia», ha sottolineato il ministro dell'Economia a proposito delle trattative con la Grecia.

Per stabilizzare i precari della scuola i soldi ci sono
Sulla riforma della scuola «i soldi ci sono, li troveremo», ha poi detto Padoan. «La scuola è il punto di partenza di un futuro lungo - ha spiegato, nel corso della presentazione del libro di Roberto Napoletano - ci sono numeri che dicono che l'investimento nell'educazione dà più risultato a tutti i paesi in termini di crescita e lavoro».

Rai, la riforma di Gubitosi nella giusta direzione
La riforma proposta dal direttore generale Gubitosi per la Rai «va nella direzione giusta», ha detto il ministro dell'Economia. «Vorrei che la riforma fosse come una best practice della cultura in Europa. Un servizio pubblico che mette al meglio la valorizzazione delle cose pubbliche», ha sottolineato Padoan, aggiungendo che «con l'amministrazione e il top management della Rai c'è un continuo contatto. Mi sembra si veda nella direzione giusta».

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