Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 11:00.

My24

Va bene le limitazioni all'espressione su Internet, va bene l'onerosa procedura della spedizione dei resi, e passino anche gli intoppi sugli strumenti - e sulle monete - di pagamento. Pro e contro: l'export online sa anche rivelarsi un buon affare.
Lo dimostra una ricerca che il colosso americano dei marketplace, eBay, ha commissionato a uno studio esterno e poi ha presentato la scorsa settimana a Ginevra, sempre nell'ambito del workshop a più voci sull'e-commerce della Wto.

In primo luogo, vendere online piuttosto che offline può costare fino al 60% in meno. Come? In mancate spese di apertura di un negozio all'estero, di ricorso a un agente di commercio in loco, di accordi con i distributori locali.
Chi esporta online, poi, sembra avere più possibilità di sopravvivenza, almeno nel medio periodo. Stando ai dati raccolti, a cinque anni dal loro ingresso sul mercato virtuale i grandi venditori su eBay mostrano il 71% di chance di sopravvivenza, mentre i soggetti più piccoli ne hanno il 54%. Sempre più di chi vende offline, la cui sopravvivenza a cinque anni sembrerebbe garantita solo nel 24% dei casi.
Infine, chi affronta i mercati esteri dalle finestre di un portale web può sbarcare su un numero molto maggiore di paesi rispetto a chi all'estero è costretto a sostenere investimenti di mattoni. Negli Usa, ad esempio, il 64% delle imprese che esportano in maniera tradizionale lo fa verso un Paese straniero soltanto: tra gli utenti di eBay, al contrario, l'81% esporta verso almeno cinque mercati esteri differenti. (Mi.Ca.)

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi