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Terrorismo, 10 arresti. Il pm: prima indagine su Isis in…

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OPERAZIONE DELLA DIGOS

Terrorismo, 10 arresti. Il pm: prima indagine su Isis in Italia

Una vasta operazione antiterrorismo della polizia di Stato è in corso dalle prime ore di oggi nei confronti di 10 persone appartenenti a due gruppi famigliari e ritenute pronte a partire per combattere in Siria. Si tratta di 4 cittadini italiani, 5 albanesi e un cittadino canadese. Sono tutti accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e organizzazione di trasferimenti per finalità di terrorismo. La Digos di Milano ha eseguito 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere e perquisizioni nelle province di Milano, Bergamo, Grosseto e in una cittadina dell'Albania.

Tra arrestati genitori e sorella jihadista italiana
L’ operazione antiterrorismo “Martese” condotta dalla Polizia ha riguardato due nuclei famigliari, uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all'Islam e determinati secondo le indagini a partire per la Siria, l' altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana. Gli arrestati sono 4 italiani, un canadese e 5 albanesi, accusati a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo e di organizzazione del viaggio per finalità di terrorismo. Nel blitz antiterrorismo di stamattina sono stati arrestati il padre, la madre e la sorella di Maria Giulia Sergio, la giovane italiana partita tempo fa per andare a combattere in Siria e di cui si era già parlato nei mesi scorsi. La famiglia della ragazza vive ad Inzago, nel Milanese. Tra gli arrestati c'è anche lo zio e il marito albanese della giovane. Maria Giulia Sergio, il marito e la madre di quest'ultimo sono tutti e tre in Siria a combattere per la Jihad.

“Fatima” su Facebook: dobbiamo vincere su miscredenti
Maria Giulia Sergio, la giovane di 27 anni convertita all'Islam con il nome di Fatima Az Zahra e al centro dell'inchiesta milanese che oggi ha portato a 10 arresti, tra cui i genitori e la sorella della donna, su Facebook, qualche anno fa, si augurava in nome di “Allah” la “vittoria sui miscredenti”. Sul suo profilo personale del social network, infatti, la giovane, originaria di Torre del Greco (Napoli) e che ha vissuto nell'hinterland milanese e poi in Toscana prima di partire per la Siria per combattere a fianco dell'Isis, aveva inserito tutta una serie di fotografie ritraenti donne che indossano il niqab, il velo integrale.

Uno degli ultimi post della 27enne, che si è convertita all'Islam assieme a tutta la sua famiglia (padre, madre e sorella vivevano ancora ad Inzago), risale al novembre 2013. Nel dicembre del 2010, invece, scriveva: “Allahumma rinsalda le nostre gambe e dacci la vittoria sui miscredenti”. Fatima, dopo aver sposato prima un marocchino e poi un albanese (alcuni familiari di quest'ultimo sono stati arrestati) e dopo aver frequentato anche la moschea di Treviglio (Bergamo), sarebbe partita da Roma con un aereo diretto ad Istanbul. Dalla capitale turca, poi, dopo aver attraversato il confine, avrebbe raggiunto la Siria per unirsi ai fondamentalisti del sedicente 'Stato Islamico'.

Il Pm di Milano: è la prima indagine su Isis in Italia
Quella sfociata oggi con 10 arresti ordinati dai magistrati milanesi è la «prima indagine sullo Stato Islamico in Italia, tra le prime in Europa». Lo ha spiegato il Pm Maurizio Romanelli. «Negli atti si parla di coordinatore dei Foreign Fighters dello Stato Islamico, siamo riusciti a ricostruire nel modo preciso come il cosiddetto stato islamico è attrezzato per ricevere i combattenti stranieri», ha spiegato il pm a proposito dell'arresto per terrorismo di alcuni italiani convertiti all'Islam. «Il marito di Maria Giulia - ha aggiunto - è a tutti gli effetti diventato un mujahedin. I genitori di lei erano pronti a partire, per loro si è applicata per la prima volta la norma su organizzazione viaggi con finalità di terrorismo». Gli arrestati - ha sostenuto il pm - «non progettavano attentati in Italia» ma erano pronti a trasferirsi in Siria.

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